I vecchi amori non tramontano mai: nella giornata di Natale Jannik Sinner si è dedicato agli affetti più cari: giornata di festa passata nella quiete della famiglia nella sua Sesto Pusteria, dimenticando per qualche ora gli alti e bassi con Anna Kalinskaya le bordate di Kyrgios e le spade di Damocle WADA e TAS. Dopo l’intenso periodo di preparazione al caldo di Dubai, l’altoatesino ha brindato al Natale sulle nevi dell’Alto Adige assieme a papà Hanspeter, mamma Siglinde e al fratello Marc ma non è mancato un altro “amore giovanile”. Sinner infatti in mattinata si è esibito in una sua vecchia specialità.
- La mattinata sugli sci di Sinner
- Lo sci il primo amore di Sinner
- Il programma verso gli Australian Open
- L'ultima frecciata di Kyrgios
La mattinata sugli sci di Sinner
Di buon ora il n.1 al mondo ha preso gli sci e si è recato sulla pista Belvedere, a Plan de Corones dove, ha fatto discese da maeatro. Un’esperienza immortalata dall’amico Stefano Del Vecchio, che ha pubblicato sui social una foto con Sinner taggato anche nel post: “Esattamente un anno dopo, nel giorno di Natale, ma in un luogo diverso. Auguri a tutti con quella che ormai possiamo dire essere diventata una una foto di rito”.
Lo sci il primo amore di Sinner
“Nel tennis non hai nulla di cui aver paura. Niente può succedere. Nello sci se cadi, non sai mai se ti rompi qualcosa. Nel tennis se perdi un punto, se sbagli una palla hai sempre la possibilità di vincere. Mentre in una gara di sci è diverso: se fai un errore sai che non puoi vincere“. Così disse Sinner nello spiegare perché da piccolo preferì le racchette. La prima passione però erano stati gli sci. Già a tre anni e mezzo vinceva le gare (“Fino all’età di 12 anni ho fatto abbastanza bene con gli sci”) e il 5 aprile 2009 all’età di 7 anni si aggiudicò anche il Trofeo Topolino sulle piste di Sansicario, in Val di Susa.
A 13 anni, la decisione: “Non giocavo mai molto a tennis, un’ora due volte a settimana durante l’estate e quasi mai d’inverno. Invece sciavo due ore al giorno affrontando le gare durante i week-end. A 13 anni ho iniziato a perdere nelle competizioni sciistiche perché non ero più abbastanza forte fisicamente. Ma gli sci mi sono serviti per il footwork e per l’equilibrio, che sono fondamentali nel tennis: se sei rapido e hai un buon equilibrio, non hai bisogno di essere troppo potente. Così, ho iniziato ad apprezzare il tennis perché è veramente un gioco”.
Il programma verso gli Australian Open
Sinner resterà in famiglia fino alla fine dell’anno poi sarà in Australia, dove lo attende il suo coach Darren Cahill, dal 2 gennaio. Il 7 è previsto un match di esibizione con Alexei Popyrin, poi il 10 ne sosterrà un altro con un collega ancora da individuare. Tutto ciò fa parte della `Opening Week´ che precede la prima prova del Grande Slam nella quale, oltre ai match delle qualificazioni al tabellone principale, i migliori giocatori, come appunto Sinner, si esibiranno in alcune partite di beneficenza.
L’ultima frecciata di Kyrgios
Intanto sempre sul podcast Nothing Major, con Sam Querrey e Jack Sock, Kyrgios è tornato alla carica ed ha provato a spiegare di non avere nulla di personale nei confronti di Sinner, così come di Swiatek, ma ha ribadito il suo pensiero: “Penso solo che dovrebbero esserci condizioni di parità per tutti. È questo che mi fa incazzare. Perché so che questi ragazzi hanno già un vantaggio perché sono semplicemente dei. Prendere invece tutti questi altri farmaci che migliorano le prestazioni. Mi fa arrabbiare perché so che io personalmente non l’ho mai fatto e mai lo farò e questo tizio invece si sta spalmando questa crema su tutto il corpo che gli dà un’aura pazzesca. Ecco sono arrabbiato per questo, non è giusto”.”Una volta che vieni beccato, non puoi comportarti come una vittima e questo mi fa incazzare ancora di più”.