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Sinner visto? Alcaraz fa meno paura dopo il ko con De Minaur alla prima nel 2025, la nuova racchetta frena Carlos

Inizio di stagione opposto a quello di Sinner per Alcaraz, che all'esordio nel 2025 perde contro De Minaur palesando di non aver digerito i cambiamenti apportati alla racchetta in vista dell'Australian Open

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Matteo Morace

Matteo Morace

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Si apre con una sconfitta nel match d’esibizione contro Alex de Minaur (vincente per 7-5 4-6 10-5) nell’ambito dell’Opening Week dell’Australian Open il 2025 di Carlos Alcaraz, il quale sembra non aver ancora trovato la quadra con i cambiamenti apportati alla racchetta. Un ko. che, per quanto arrivato in un match non ufficiale, toglie un po’ di sicurezze allo spagnolo in vista dell’Australian Open, dove ha l’obiettivo di interrompere il dominio di Jannik Sinner sul cemento e completare il career Golden Slam.

Alcaraz parte male nel 2025: ko. con De Minaur

Nonostante si trattasse di un semplice match d’esibizione, quella tra Carlos Alcaraz e Alex de Minaur all’Opening Week dell’Australian Open è stata una partita vera. Entrambi i giocatori hanno testato le loro condizioni e il loro livello in vista del primo appuntamento slam della stagione. Alla fine a prevalere è stato l’australiano – che era già sceso in campo in United Cup – al termine di una battaglia di oltre due ore conclusa al match tie break con il risultato di 7-5 4-6 10-5.

Contrariamente a De Minaur, Alcaraz è stato protagonista di una prestazione altalenante con troppi passaggi a vuoto soprattutto nei momenti chiave, come quando si è fatto rimontare da 4-1 nel primo set e nel super tie break che ha deciso l’incontro.

I cambiamenti frenano Carlitos

Causa della prestazione altalenante di Carlitos sembrerebbero anche i cambiamenti apportati alla racchetta. Per il 2025 Alcaraz ha infatti deciso di appesantire il proprio strumento con un aggiunta di 5 grammi nel cuore del telaio per sprigionare ancora più potenza negli impatti con la pallina. Lo spagnolo sembrerebbe non aver però ancora digerito le novità, evidenziando qualche problema nel controllo dei propri colpi e andando in più occasioni fuori giri con i due fondamentali.

Ora Alcaraz fa meno paura a Sinner

Questa sconfitta, per quanto ribadiamo trattarsi solamente di un’esibizione e quindi essere più vicina a un allenamento, rischia di togliere un po’ di sicurezze ad Alcaraz, al quale rimane poco tempo per assimilare i cambiamenti apportati in vista dell’Australian Open, major dove finora in carriera non è mai andato oltre i quarti di finale e dove ha l’arduo compito di fermare il dominio slam sul cemento di Jannik Sinner, il quale è apparso invece subito in fortissima nella prima uscita stagionale contro Alexei Popyrin e si presenta ai nastri di partenza dell’Happy Slam da principale favorito.

Anzi, forse quasi da unico favorito a questo punto visti anche l’infortunio accusato da Alexander Zverev, un Novak Djokovic che nonostante Andy Murray non sembra ancora aver svoltato dopo il complicato 2024 e Alcaraz che ha in quello australiano lo slam meno nelle sue corde e che dopo oggi appare avere qualche incertezza in più rispetto al passato.

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