La squalifica di Sinner è destinata a far discutere ancora a lungo. Anche se ieri sera il numero 1 del Mondo è tornato a ricevere l’abbraccio e l’amore di Roma. Ora che i tre mesi sono finiti non sono però state messe da parte tutte le polemiche.
Le parole di Binaghi
Ospite di RaiSport, il presidente della FITP Angelo Binaghi non si è certo tirato indietro quando si è trattato di lanciare i suoi attacchi. Lo stesso Sinner nella conferenza stampa prima degli Internazionali ha rivelato di essere stato deluso dall’atteggiamento di qualcuno dei suoi colleghi. “Senza dubbio c’è stata delusione per l’atteggiamento di qualcuno – spiega Binaghi – ci sono state reazioni tra le più disparate, ma credo che conti più Nadal di Kyrgios non solo tennisticamente parlando man anche come spessore umano. Credo che Jannik abbia subito un’ingiustizia terribile ma allo stesso modo questa esperienza gli ha permesso di crescere e maturare ancora. Ha capito che anche tra i suoi compagni ci sono persone modeste, cattive e che cercano di strumentalizzare queste situazione negative”.
I nemici in Italia
Ma a far discutere sono state le parole che il presidente Binaghi ha rivolto anche ai nemici in casa. Il pensiero va alla querelle nata con Federica Pellegrini, ma la sensazione è che dietro le parole del numero 1 federale si nasconda anche altro: “Di nemici ce ne sono all’estero e ce ne sono in Italia. Ci sono tante persone nel nostro paese che magari Jannik nemmeno conosce e che hanno sperato fino in fondo che questo periodo di tre mesi diventasse due anni, o magari che lui smettesse proprio di giocare a tennis. Nomi? Sto parlando in generale, sto dicendo delle cose anche ovvie. Il tennis italiano grazie a Sinner è arrivato a vette inarrivabili e forse adesso siamo antipatici a tanti”.
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Con chi ce l’ha Binaghi?
Difficile capire con precisione a chi siano rivolti gli strali di Binaghi. Il pensiero più immediato vola a Federica Pellegrini, le cui dichiarazioni su Sinner relative a una disparità di trattamento rispetto ad altri casi hanno fatto molto discutere. Ma è probabile che nel pensiero del presidente della FITP, la situazione si sposti anche più in là. E’ in dubbio che la grande crescita del tennis italiano guidata proprio dagli straordinari successi di Sinner, abbia messo il movimento e di concerto la stessa Federazione in una posizione per certi versi di privilegio rispetto ad altre. E in un mondo, dove soprattutto a livello politico, si sgomita per avere un posto al sole dietro al calcio pigliatutto, questa situazione ha creato probabilmente gelosie e lotte di potere che hanno finito per coinvolgere anche il numero 1 al mondo.