Un caso doping che pesava come un macigno e che forse lo fa ancora. Jannik Sinner ha chiuso la prima parte di una vicenda che si protraeva da quasi un anno, lo ha fatto accettando una squalifica di tre mesi che lo terrà lontano dai tornei e forse anche dal grande pubblico. Ora però comincia la seconda fase di questa brutta storia: gli allenamenti in segreto e senza allenatori e le opinioni di tutti, dalla costante Kyrgios fino a Federica Pellegrini. Ma il sostegno non manca.
- Il sostegno della sua Sesto Pusteria
- La presa di posizione degli sponsor
- L’unico silenzio: Anna Kalinskaya
Il sostegno della sua Sesto Pusteria
E’ nei momenti di difficoltà che si vedono i veri amici. Un vecchio adagio che torna di grande attualità. Sesto Pusteria, la casa di Jannik Sinner, non ha perso tempo ha mostrare il suo supporto. Il calore è arrivato con uno striscione affisso sulla facciata della casa delle Montagne, in alto con il supporto della Scuola di alpinismo. Poche parole ma semplici e in inglese in modo che il segnale arrivasse non solo a Jannik ma forse anche ai suoi detrattori: “Sexteen is always proud of you”, Sesto è sempre orgogliosa di te.
Un messaggio poi reiterato da Waltraud Watschinger, presidente dell’Associazione turistica del comune: “Tutti gli abitanti di Sesto sono orgogliosi dei successi sportivi, della disciplina e del carattere di Jannik Sinner. Ci ha sempre emozionato con le sue prese e ora vogliamo dimostrargli di essere con lui come comunità”.
La presa di posizione degli sponsor
Gli hater erano tutti pronti a scommettere: “Adesso arriverà la fuga degli sponsor”. Ma ancora una volta sono andati molto lontano dalla verità. Il caso doping non ha influito sull’immagine di Jannik Sinner con buona pace dei Kyrgios di questo mondo. Anzi tutti gli sponsor sono rimasti accanto al numero 1 del mondo: nessun passo indietro da Nike, Gucci, Rolex o Lavazza; solo per citarne alcuni. E c’è chi come il gruppo Intesa Sanpaolo che ha dimostrato ancora di più la sua decisione solo qualche giorno fa con una pagina sui quotidiani: “Jannik, avanti sempre insieme”. Più chiaro di così.
L’unico silenzio: Anna Kalinskaya
Messaggi di supporto e messaggi di odio: negli ultimi giorni hanno praticamente tutti espresso un’opinione sul caso doping che ha riguardato Jannik Sinner. Da una parte il partito dei critici che ha visto Djokovic e Zverev in testa, dall’altra quelli che hanno difeso a spada tratta l’azzurro con Andrea Vavassori che della squadra italiana di Coppa Davis è stato quello che ha preso la posizione più netta.
Ma nel bel mezzo del caos e delle mille voci a far notizia è anche un silenzio, ed è quello di Anna Kalinskaya. La russa sta vivendo un momento negativo per la sua carriera, una serie di sconfitte in serie come inizio di una stagione 2025 decisamente complicata. Le voci sulla sua relazione con Sinner si susseguono senza conferme o smentite ufficiali, la russa dopo l’ultima sconfitta rimane in silenzio sul caso dell’azzurro. L’ultima storia con sottofondo di Kendrick Lamar e il panorama di Dubai non fuga molti dubbi. C’è chi dice che Jannik sia andato a cercare rifugio proprio a Dubai ma anche in questo caso si rimane nell’ambito delle voci. Anna sceglie la strada del silenzio e alimenta ancora di più il vociare di fondo.