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Sinner confida nell'amico cemento, in Spagna consigliano ad Alcaraz di riposare: "Sarebbe meglio non andasse a Toronto"

La sfida tra Sinner e Alcaraz potrebbe ripartire da Toronto, ma l'ex pro Corretja "consiglia" allo spagnolo di riposare per preparare meglio la stagione sul cemento

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Wimbledon è un dolce ricordo, ma fa già parte del passato. Col futuro che bussa alle porte e un aereo da prendere per il Canada, prima tappa del nuovo capitolo della rivalità tra Carlos Alcaraz e Jannik Sinner. Anche se dopo la sconfitta in finale al Championship c’è già chi consiglia allo spagnolo di prendersi tutto il tempo necessario per metabolizzare il ko e tornare pronto e tirato a lucido per sferrare l’assalto alla numero uno del ranking.

Corretja consiglia Alcaraz: “Meglio riposare adesso…”

Alcaraz da qui a fine anno avrà un vantaggio non da poco: circa 5.000 punti in meno da difendere rispetto a Sinner, che attualmente ne ha 3.430 di vantaggio in classifica. Tradotto in soldoni: l’altoatesino dovrà ripetere i risultati dello straordinario finale di stagione 2024 se vorrà sperare di avere una solida chance di rimanere in vetta per il secondo anno consecutivo.

La prima “cambiale” arriverà già nella trasferta nordamericana, con i 1.000 punti di Cincinnati e soprattutto i 2.000 di Flushing Meadows. E forse per questo, Alex Corretja, ex giocatore e da sempre estimatore di Alcaraz, ha consigliato al talento di Murcia di non correre troppo e di programmare al meglio i prossimi impegni. “So che Carlos è iscritto al Canadian Open di Toronto (e c’è pure Sinner), ma io gli consiglierei vivamente di lasciar stare e concentrarsi da subito sui tornei successivi”.

“Non me ne vogliano gli organizzatori canadesi – ha proseguito Corretja – ma adesso Alcaraz ha bisogno di riposare e di riprendersi dalle fatiche di una primavera intensa, che lo ha visto conquistare tornei (Monte Carlo, Roma, Parigi e Queen’s, con le finali perse a Barcellona e Wimbledon), e mettere da subito nel mirino gli US Open e i tornei sul cemento di fine stagione”.

Il timore di Corretja: “Carlos in autunno va sempre calando…”

Corretja, ex numero 2 del mondo e oggi commentatore per Eurosport, ha grande stima di Alcaraz e ancor più del suo coach Juan Carlos Ferrero, e pertanto quando dice certe cose lo fa sempre nel pieno rispetto dei ruoli: “Il mio amico Ferrero saprà consigliarlo per il meglio. Carlos è stato tanto tempo fuori casa, praticamente un mese intero a Londra, e adesso dovrà andare dall’altra parte del mondo e abituarsi nuovamente a una superficie differente”.

“Storicamente nell’ultima parte di stagione Alcaraz perde sempre un po’ di smalto, e allora ben venga una pausa adesso per poi lanciarsi nei tornei che decideranno anche la corsa alla numero 1 del ranking”, ha concluso l’ex tennista. Non sarebbe, insomma, uno stop dettato dalla delusione per la sconfitta (forse inattesa) di Wimbledon, quanto piuttosto un consiglio sulla base di quel che ha detto il passato. E quei 5.000 punti in meno da difendere rispetto a Sinner rendono l’idea del concetto espresso da Corretja.

Sinner sul cemento ha qualcosa di più, ma Carlos incombe

A proposito di Sinner: aver raggiunto quota 12.000 punti è un altro record che si va a sommare ai tanti collezionati negli ultimi mesi. Jannik entra in un club ristrettissimo del quale fanno parte unicamente i… Fab4 della racchetta, vale a dire Federer, Nadal, Djokovic e Murray. A Toronto, indipendentemente dalla presenza o meno di Alcaraz, per il numero 1 del mondo si apre un periodo bello intenso: lo scorso anno cedette a Rublev nei quarti, quest’anno andando fino in fondo avrebbe l’occasione di mettere altro gap tra sé e l’iberico.

Sulla carta, la stagione del cemento che si aprirà proprio nei prossimi giorni a Washington (torneo dove Fritz e Musetti saranno le prime due teste di serie) potrebbe in qualche modo favorire Sinner, che sul cemento viaggia col 78% di vittorie su 300 partite disputate, la percentuale più alta di tutte le superfici per lui (72% sull’erba, con un campione di 43 gare, 70% sulla terra, dove ha giocato 129 incontri).

La percentuale risulta ancora più altisonante pensando che delle ultime 41 partite disputate sul cemento Sinner (tutte quelle dallo scorso agosto a questa parte) ne ha vinte 39 ed è in serie aperta da 21 incontri: l’ultimo ko è, infatti, quello contro Alcaraz nella finale di Pechino. Unica controindicazione: l’ultimo match disputato sul veloce è la finale degli Australian Open contro Zverev, vecchia ormai 6 mesi. Nulla però che possa realmente spaventare Jannik, specialmente dopo tutto quello che ha passato.

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