La sensazione è che Jannik Sinner abbia voluto davvero limitare i danni. Perché i tre mesi di sospensione concordati con la Wada gli consentiranno con ogni probabilità di tornare il prossimo 10 maggio agli Internazionali d’Italia ancora seduto sul trono della prima posizione mondiale. Perché i punti che perderà nei prossimi mesi saranno relativamente pochi, pensando a quello che avrebbe potuto perdere se lo stop fosse arrivato nella seconda parte di stagione. Insomma, una “multa per eccesso di velocità” o poco più.
- Miami, il "fardello" più pesante: 1.000 punti
- Sul rosso perdite limitate a 600 punti
- La tabella dei 1.600 punti che resteranno indietro
- Zverev e Alcaraz, il difficile assalto alla numero 1
Miami, il “fardello” più pesante: 1.000 punti
Sinner ha cominciato il 2025 confermando i 2.000 punti conquistati l’anno precedente a Melbourne, bissando il trionfo slam agli Australian Open. Poi aveva deciso di non partecipare al torneo ATP 500 di Rotterdam, spostando il “peso” dei 500 punti guadagnati lo scorso anno grazie alla vittoria nel torneo olandese all’ATP 500 di Doha, dove sarebbe dovuto scendere in campo la prossima settimana. Torneo al quale Jannik non prenderà parte, di fatto cedendo i primi 500 punti in classifica (sarebbe comunque potuto succedere se fosse uscito al primo turno, per dire).
Sinner non prenderà parte nemmeno ai due “sunshine double”, cioè ai primi Masters 1000 della stagione a Indian Wells e Miami: in California, cioè nel luogo dove venne trovato due volte positivo al Clostebol (e dove nel 2024 cedette in semifinale ad Alcaraz), non perderà nulla perché i 400 punti che aveva guadagnato gli erano già stati tolti alla conclusione del processo svolto dall’ITIA, contro poi la Wada s’è appellata.
A Miami ne perderà invece 1000, perché in Florida era arrivato il terzo torneo vinto nel 2024 dopo Melbourne e Rotterdam. E questo, a conti fatti, è l’unico reale “fardello” che Sinner si porterà dietro da qui a maggio.
Sul rosso perdite limitate a 600 punti
Perché la stagione sul rosso 2024 non fu certo tra le più memorabili di Jannik. Iniziò a Monte Carlo con la discussa sconfitta in semifinale contro Tsitsipas, e con quel punto “non chiamato” e non visto dal giudice di sedia che di fatto finì per indirizzare la partita a favore del greco (punti da lasciare: 400).
Gli ultimi punti che non potranno essere difesi sono i 200 di Madrid, altro torneo del Master 1000, dove Sinner si fermò prima di scendere in campo nei quarti contro Auger-Aliassime per i postumi del problema all’anca che gli avrebbe poi precluso l’opportunità di scendere in campo a Roma. Il luogo dove invece quest’anno (infortuni permettendo) potrà tornare a giocare a partire dal 7 maggio, quando scatterà ufficialmente il tabellone principale.
L’altoatesino insomma si vedrà costretto a “cedere” da qui al 4 maggio un totale di 1.600 punti: Zverev è attualmente distante 3.195 punti, Alcaraz 3.920. Il tedesco da qui a fine aprile dovrà difendere 900 punti, lo spagnolo 1.500. E questo spiega perché è probabile che da qui al 4 maggio non cambierà nulla, anche se il tedesco potrebbe farsi minaccioso qualora dovesse far bene soprattutto nei due tornei americani.
La tabella dei 1.600 punti che resteranno indietro
Questa la tabella riepilogativa dei punti che Sinner perderà dal 9 febbraio al 4 maggio 2025.
- Doha (in sostituzione di Rotterdam): 500 punti
- Indian Wells: 0 punti
- Miami: 1.000 punti
- Monte Carlo: 400 punti
- Madrid: 200 punti
TOTALE: 1.600 punti
Zverev e Alcaraz, il difficile assalto alla numero 1
Questi i punti che si troveranno a difendere nei prossimi due mesi Zverev e Alcaraz, gli unici che possono “attaccare” la prima posizione mondiale di Jannik Sinner.
Alexander Zverev
- Los Cabos: 100 punti
- Acapulco: 0 punti
- Indian Wells: 200 punti
- Miami: 400 punti
- Monte Carlo: 50 punti
- Monaco di Baviera: 50 punti
- Madrid: 100 punti
TOTALE: 900 punti
Carlos Alcaraz
- Buenos Aires: 100 punti
- Rio de Janeiro: 0 punti
- Indian Wells: 1.000 punti
- Miami: 200 punti
- Madrid: 200 punti
TOTALE: 1.500 punti