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Sinner, dura replica di Roddick a Kyrgios: lo accusa di ipocrisia e ricorda la sua condanna per violenza domestica

Roddick non ci sta e dopo essere stato accusato da Kyrgios di aver fatto uso di doping solo per aver difeso Sinner risponde a tono all'australiano ricordando l'accusa di violenza domestica

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Matteo Morace

Matteo Morace

Live Sport Specialist

La multimedialità quale approccio personale e professionale. Ama raccontare lo sport focalizzando ogni attenzione sul tempo reale: la verità della dirette non sono opinioni ma fatti

Continua lo scontro a distanza tra Nick Kyrgios e Andy Roddick, che, dopo aver preso le difese di Jannik Sinner e Iga Swiatek sui casi doping, nelle scorse settimane è stato accusato a sua volta dall’australiano di aver fatto uso di sostanze dopanti nel corso della sua carriera.

Un’accusa che ha ovviamente infastidito – e non poco – l’ex n°1 al mondo, che nel corso dell’ultima puntata del suo podcast Served ha replicato duramente alle diffamazioni di Kyrgios, ricordando la sua condanna per violenza nei confronti della sua ex ragazza e accusandolo di essere un ipocrita.

Roddick: “Kyrgios al limite della diffamazione”

L’ultimo anno tennistico è stato contraddistinto dagli spinosi casi doping di Jannik Sinner e Iga Swiatek, casi che Andy Roddick ha sempre affrontato approfondendo il più possibile questioni e cercando di spiegare al proprio pubblico la situazione nel migliore dei modi possibili, prendendo le difese dei due giocatori.

Proprio il fatto di essersi schierato dalla parte di Sinner e Swiatek aveva portato Nick Kyrgios, che ha fatto della lotta a Jannik e Iga la propria crociata personale, ad accusare lo stesso ex n°1 al mondo di aver fatto a suo tempo uso di sostanze dopanti. Accusata ovviamente non digerita dallo statunitense, che non ha fatto attendere la propria replica:

Kyrgios mi ha attaccato e mi ha fatto molto arrabbiare. Dopo che mi sono espresso sui casi doping di Sinner e Swiatek, tre o quattro settimane fa ha insinuato una cosa che è al limite della diffamazione, affermando che visto il mio tentativo di comprendere la situazione e spiegarla e non dire semplicemente ‘Sei dopato devi essere squalificato a vita’, anche io devo aver fatto uso di sostanze dopanti durante la mia carriera. Praticamente secondo lui se hai fallito un test devi essere sospeso per sempre, ma anche se tutti i test sono stati negativi sei un dopato”.

Roddick accusa Kyrgios di ipocrisia

Tra le recenti uscite di Kyrgios, ad aver infastidito Roddick è stato in particolare il commento di Nick al post di Cruz Hewitt insieme a Sinner. Un atteggiamento da bullo, che ha portato Andy ad accusare l’australiano di ipocrisia: “A questo punto diventa palese come faccia tutto ciò solo per apparire, vuole i like, è un influencer del tennis. Vive per i mi piace, vive nella sezione commenti. È popolare, è uno dei tennisti di maggior talento che abbia mai visto in vita mia.

Ma quello che non mi va giù è l’ipocrisia di dare giudizi assoluti sugli altri mentre vuole che le persone non pensino al contesto dei suoi commenti, come l’ultimo su Cruz (figlio 16enne di Lleyton Hewitt) che si è allenato con Sinner, nei confronti del quale Kyrgios è stato il più feroce critico. Se un trentenne decide di andare a commentare un sedicenne al settimo cielo per aver appena fatto due scambi con il migliore del circuito semplicemente per aumentare il proprio ego e portare la feccia del tifo tennistico sul profilo di un ragazzino è ridicolo”.

Roddick ricorda la condanna per violenza domestica

Roddick ha poi ricordato anche quando Kyrgios fu accusato di violenza domestica ai danni della propria ragazza, quando Nick provò a giustificarsi tirando in mezzo il cyberbullismo subito, atteggiamento di cui però potrebbe essersi reso colpevole a sua volta proprio con il figlio di Hewitt:

Kyrgios è stato dichiarato colpevole di aver fisicamente aggredito la sua ragazza, ma vuole che la gente comprenda il contesto del fatto e legga le sue dichiarazioni in cui dice che era in un periodo buio e faceva abuso di sostanze ecc ecc. Per sempre lui sarà comunque uno colpevole di aver abusato della tua ragazza come Sinner sarà per sempre uno che ha fallito un test antidoping.

Ma esigere che venga dato un contesto a quanto hai fatto, anche se non mi viene in mente nulla che in vita mi potrebbe portare a superare quel limite, e che la gente capisca che eri in un momento particolare della tua vita, che non rende certo accettabile il tuo comportamento ma almeno può portare a dire che quella persona non è ciò che sei davvero, perché hai subito del cyberbullismo è pura ipocrisia”.

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