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Tra Sinner e Kyrgios irrompe Bublik: la frase enigmatica su Jannik e la dura condanna di Nick

Il kazako dice la sua sulla diatriba tra il numero 1 e il 29enne di Canberra: nessun giudizio esplicito sull'italiano, bordate sull'hater che non smette di punzecchiare tutti.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Nel circuito del tennis di vertice, ormai, non si parla d’altro. Gli attacchi di Nick Kyrgios a Jannik Sinner – ma non solo – hanno calamitato le attenzioni di tutti o quasi. Non passa giorno che le testate specializzate di tutto il mondo non dedichino un servizio al punto di vista di qualche influente personalità sulla questione. E non hanno fatto eccezione i russi di MatchTV, che hanno chiesto un parere sul caso doping a chi conosce bene sia Jannik sia Nick: Alexander Bublik.

Sinner o Kyrgios? L’opinione di Bublik

Il tennista kazako, 27 anni, numero 33 della classifica ATP, non si è sottratto alle domande dei suoi intervistatori, anche se non si è esposto più di tanto, almeno relativamente alla possibile squalifica di Sinner, che a marzo – stando agli ultimi rumors – potrebbe veder celebrato il suo processo al TAS di Losanna per il caso Clostebol. Criptiche le parole di Bublik, che invece è stato molto più esplicito nel caustico giudizio su Kyrgios.

Il kazako e le allusioni su Sinner e il doping

Su Sinner, Bublik s’è nascosto dietro i proverbi e i motti di spirito, anche se ha lasciato intendere qualcosa: “Nei cartoni animati di Kung Fu Panda, il maestro Oogway dice che gli incidenti non sono incidenti. Quindi risponderò in questo modo”. E ancora: “Potrei citare anche altri proverbi come il classico non c’è fumo senza fuoco“. Insomma: se Sinner è finito davanti a un tribunale, evidentemente qualcosa deve aver combinato. Questo, almeno, è ciò che sembra di scorgere dietro le criptiche considerazioni del kazako.

La condanna di Kyrgios: “Con lui si diventa pazzi”

Non c’è bisogno di scervellarsi, invece, per comprendere il significato dei giudizi taglienti di Bublik nei confronti di Kyrgios, recentemente tornato nel circus dopo un anno e mezzo di assenza per infortunio. In questo caso il kazako non ci è andato troppo per il sottile: “Se si prendono tutte le parole dette da Nick, le si analizzano e si arriva a delle conclusioni, si potrebbe diventare pazzi. Probabilmente non sono d’accordo con lui“.

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