Gli Internazionali d’Italia vanno in archivio ma ora il pensiero va direttamente sul Roland Garros. Non c’è tempo per tirare il fiato che si torna subito a pensare al prossimo appuntamento con lo slam francese che vedrà ancora un volta Carlos Alcaraz e Jannik Sinner tra i grandi favoriti.
Roddick e la scommessa su Paolini
Andy Roddick, nel suo podcast, analizza proprio le due settimane del Foro Italico a cominciare dalla vittoria di Jasmine Paolini: “E’ davvero simpatica, nel corso della cerimonia di premiazione non capivo quello che stava dicendo ma sapevo che doveva essere divertente. Mi sembra un’atleta vincente, solo 12 mesi fa non era mai stata nelle Top30. Nessuno avrebbe mai scommesso su di lei, un anno dopo al Roland Garros lei è teste di serie numero 4 e Swiatek è la 5. Penso che Jasmine sia molto solida, non è una che regala niente. Contro Gauff, il suo è stato un capolavoro dal punto di vista strategico. Tatticamente è una che non sbaglia quasi mai, ci ha preso in giro tutti, nessuno se l’aspettava”.
L’enigma Alcaraz
Un record impressionante quello di Jannik Sinner tra il 2024 e un piccolissimo scorcio di 2025 ma le sfide con Alcaraz stano diventando un tabù per il numero 1 al mondo. E Roddick prova a spiegarne il motivo: “Le armi che ha Alcaraz ha disposizione fanno sembrare Sinner senza equilibrio. Ci sono degli aspetti del gioco dello spagnolo che per Jannik sembrano ancora un rebus, ma la verità è che per entrambi questa settimana non poteva andare meglio. Sono contenti che ora saranno le teste di serie numero 1 e numero 2 del Roland Garros, sono i due migliori giocatori al mondo. Ci sono tanti giocatori di ottimo livello, ma mi sembra la cosa più giusta che possano giocare contro solo in finale. Ci sarà qualcuno che riuscirà a inserirsi in questa rivalità ma per il momento è un discorso tra loro due che hanno vinto gli ultimi 5 slam”.
Il segreto del tennis italiano
Da tempo Roddick insiste sul concetto di “modello italiano”, quando si parla di tennis. E anche nell’ultimo podcast torna sull’argomento: “Il tennis italiano ha fatto un lavoro eccezionale, la possibilità di giocare tanti tornei vicino casa è un grandissimo vantaggio a cominciare dall’aspetto economico. Ovviamente questo non significa riuscire a creare uno come Jannik Sinner ma crea l’opportunità per tanti giocatori di entrare tra i migliori 100 al mondo. Hanno fatto un lavoro fantastico”.