Jannik Sinner non potrà essere nominato “sportivo dell’anno”, un premio piuttosto ambito messo in palio dalla Laureus World Sports Academy, riservato agli atleti migliori della stagione. Pur avendo vinto due Slam, le ATP Finals, la Coppa Davis e pur essendosi arrampicato alla posizione numero 1 della classifica del tennis mondiale, il rosso di San Candido è stato giudicato ineleggibile. Il motivo? Il doping, ovviamente.
- Sinner, niente nomination a sportivo dell'anno
- La decisione a sorpresa della Laureus su Jannik
- Lo stop di tre mesi: Sinner ineleggibile per Fitzpatrick
- Doping, all'estero il clima verso Jannik è cambiato
Sinner, niente nomination a sportivo dell’anno
Nonostante l’accordo con la WADA sul caso Clostebol non implichi alcuna ammissione di colpevolezza e nonostante la stessa agenzia antidoping abbia sottolineato più volte come la buona fede di Jannik non sia mai stata in discussione, ai piani alti della Laureus hanno deciso chelo stop di tre mesi concordato tra i legali di Sinner e la stessa WADA renda il campione altoatesino non nominabile per la votazione finale. Quasi come un politico che, prima delle elezioni, sia giudicato “impresentabile”.
La decisione a sorpresa della Laureus su Jannik
La comunicazione è arrivata via mail, il messaggio è stato inoltrato dal presidente della Laureus World Sports Academy, Sean Fitzpatrick, ai membri della giuria. L’ex capitano degli All Blacks, campione del mondo nel 1987 e finalista perdente ai Mondiali del 1995 contro il Sudafrica sotto gli occhi di Nelson Mandela, ha scritto ai giurati: “A seguito delle discussioni da parte della Laureus Academy, è stato deciso che la nomination di Jannik Sinner per il Laureus World Sportsman of the Year Award di quest’anno sarà ritirata“.
Lo stop di tre mesi: Sinner ineleggibile per Fitzpatrick
Il motivo è presto spiegato: “Abbiamo seguito questo caso, le decisioni degli organismi globali competenti e – pur prendendo atto delle circostanze attenuanti in gioco – riteniamo che il divieto di tre mesi renda la nomina ineleggibile. Jannik e il suo team sono stati informati”. La lista ufficiale dei candidati sarà resa nota il prossimo 3 marzo a Madrid. Nel frattempo non si può non prendere atto del fatto che, fuori dall’Italia, il clima nei confronti di Sinner sia profondamente cambiato.
Doping, all’estero il clima verso Jannik è cambiato
Se nel nostro paese si considera un’ingiustizia il fatto che Jannik sia stato fermato pur non essendo stato riconosciuto colpevole di alcunché, se non di una generica mancata vigilanza sul comportamento del suo team, in tanti nel resto del mondo guardano la questione da un’altra prospettiva: Sinner è risultato comunque positivo a due controlli antidoping e “se l’è cavata” soltanto con tre mesi. E l’impressione è che questa sia una “macchia” con cui Sinner dovrà convivere a lungo. Forse per sempre.