Jannik Sinner alla fine ha scelto di darsi malato. Non ci sarà il campionissimo alla cerimonia organizzata per domani, mercoledì 29 gennaio, al Quirinale. Il presidente della Repubblica celebrerà gli Azzurri che hanno dominato la scena tennistica nel corso di un 2024 da incorniciare, trionfando al maschile nella Coppa Davis e al femminile nella Billie Jean King Cup. Mancherà però il numero 1, il fuoriclasse più amato, il campione dei campioni. Troppo stress, troppe fatiche. Meglio riposarsi e staccare la spina dopo gli Australian Open. A Sinner gliel’hanno suggerito i medici.
- Niente gala al Quirinale, Sinner si dà malato
- Alle Olimpiadi l'altro no...per una tonsillite
- Il no a Mattarella come il gran rifiuto a Sanremo
- Sinner ha fatto bene o ha sbagliato? Si scatena il putiferio
Niente gala al Quirinale, Sinner si dà malato
Affaticamento muscolare. Quasi a prevenire critiche, veleni e pettegolezzi, dall’entourage di Jannik hanno anticipato l’ideale certificato medico che attesta le condizioni non ottimali del rosso di San Candido, reduce da due settimane di battaglia sportiva a Melbourne. Problemi emersi già nel corso della semifinale degli Australian Open vinta su Ben Shelton e poi durante la stessa finale contro Sascha Zverev. In entrambi i casi negli ultimi game Sinner ha dato quasi l’impressione di voler chiudere la pratica il più in fretta possibile. Per evitare che il vento potesse girare, certo. Ma anche per non correre rischi di altra natura.
Alle Olimpiadi l’altro no…per una tonsillite
I medici, insomma, hanno suggerito caldamente a Jannik un periodo di riposo assoluto dopo l’Australia. Un po’ come quando, in piena estate, gli consigliarono di evitare di prender parte al torneo olimpico a causa di una tonsillite. Solo dopo sarebbe emerso il “vero” motivo del no di Jannik, in piena tempesta con l’ITIA – ma lo sapevano solo lui e pochi altri – per via della positività al Clostebol riscontrata durante il Double Sunshine statunitense del precedente mese di marzo. Chissà, forse anche stavolta c’è qualcos’altro dietro questo no. O forse hanno ragione i medici: basta stress e fatiche per qualche giorno. Meglio rifugiarsi tra le montagne, da mamma e papà.
Il no a Mattarella come il gran rifiuto a Sanremo
Insomma, a prendersi i complimenti e a stringere la mano a Mattarella ci sarà il presidente FITP, Angelo Binaghi, e le delegazioni delle squadre che hanno trionfato nei rispettivi tornei, capitanate da Filippo Volandri e Tathiana Garbin. E sul web c’è chi ironizza sul “sacrificio” che anche stavolta dovrà sobbarcarsi il presidente. Mentre il no di Sinner, sia pur pienamente giustificabile e comprensibile, scatena commenti meno ironici. Come dopo il discusso no a Sanremo della scorsa edizione, il web si è già spaccato in due fazioni: da una parte chi sta con Jannik, dall’altra chi lo bacchetta. Sì: nell’Italia delle bufere, dei putiferi e delle polemiche continue, persino Sinner finisce in mezzo ai vespai.
Sinner ha fatto bene o ha sbagliato? Si scatena il putiferio
“Anche Michael Jordan disertò l’invito per i Chicago Bulls alla Casa Bianca da Bush in occasione di una delle 6 vittorie dell’anello NBA. Non mi pare sia morto nessuno per l’assenza”. “Allora dica chiaramente che non c’ha voglia di andare…. la scusa di un affaticamento muscolare con “intimazione” dei medici a stare fermo (è tornato ieri sera… quando li avrebbe visti?), non sta in piedi!”, è il vivace scambio che si può ammirare in un popolare forum. “La sua idiosincrasia per gli eventi mediatici è nota. La scusa, perché è evidente che di scusa si tratta, la trovo abbastanza puerile”, sottolinea un altro utente. “Stare seduto ad ascoltare il presidente, stringere la mano e fare delle foto non mi sembra cosi affaticante”, un altro commento.