Torino è tutta per Jannik Sinner: si avverte nell’aria l’attesa dei grandi appuntamenti, quelli che sembrano essere fatti su misura per un fuoriclasse del talento di Jannik. Che in Italia non ha mai vinto un torneo in carriera (tolte le Next Gen Finals 2019 a Milano), e che pertanto spera vivamente che quella lacuna possa essere colmata da qui a una settimana, con le Nitto ATP Finals che lo vedono partire con tutti i favori del pronostico.
E Torino questa sensazione l’ha fatta propria: tutto quel che ruota attorno all’evento fa rima con Sinner. Che non s’è nascosto ed è andato anche oltre, rispondendo anche una delle mille domande (apparentemente scomode) che gli sono state rivolte in questa lunga e impegnativa settimana torinese.
L’annuncio di Jannik: “Avrò una Fondazione”
Una delle più gettonate, benché col tennis c’azzecchi poco, riguarda la destinazione d’uso dei quasi 6 milioni di euro guadagnati al Six Kings Slam di Riyadh, dove ha battuto in sequenza Medvedev, Djokovic e Alcaraz. Una cifra che molti hanno ritenuto essere quasi “immorale”, vuoi perché percepita dai sovrani sauditi (e l’Arabia rimane pur sempre un paese con mille contraddizioni, come dimostra la presenza delle WTA Finals di questi giorni), vuoi perché arrivata principalmente da un torneo esibizione, dunque da considerare fuori dai guadagni per le vittorie sportive.
“Un’idea su come utilizzare quella cifra ce l’ho, ma è ancora presto per svelarne i dettagli”, ha spiegato Sinner a margine della presentazione del Calendario Lavazza 2025, di cui fa parte assieme ad altri personaggi di primo piano (l’azienda di caffè è tra gli sponsor “storici” del numero uno del mondo).
“Ho deciso di creare una fondazione, e in questo periodo stiamo ultimando tutto l’iter di stesura del progetto. Sono contento di potermi rende utile per fare del bene alle persone. Ogni giocatore ha una visione tutta sua, quindi differente dagli altri, sul come aiutare persone, animali o ambiente. Ma è un punto molto importante per chi occupa la nostra posizione e quindi sono felice di poter dare una mano”.
L’importanza di avere persone care accanto
Il 2024 che sta per volgere a conclusione è stato un anno particolarmente intenso per Sinner, che ha raggiunto a primavera la numero uno del ranking e ha conquistato i suoi primi due tornei nello slam. Ma è stato anche l’anno segnato dalla vicenda Clostebol che ancora non s’è del tutto risolta, lasciando aperti interrogativi su ciò che potrà riservare il futuro. Da qui l’importanza di avere accanto persone che vogliono solo il bene di Jannik.
“Sentire l’affetto e la presenza reale dei miei cari, oltre che del mio team, è fondamentale. Noi giocatori non siamo delle macchine, ma persone come tante che ogni giorno si alzano per cercare di fare del proprio meglio. E avere persone attorno che ti fanno sentire bene è la cosa più importante. Mi sono sempre focalizzato su ciò che dovevo fare, ma non significa che stavo bene”.