C’è mezza Italia impegnata sull’asse Brisbane-Hong Kong, ma il numero uno ancora non ha impugnato la racchetta in questa nuova annata, almeno non in partite ufficiali. In realtà Jannik Sinner dovrà aspettare almeno il 12 gennaio per disputare una partita con in palio punti ATP, ma intanto martedì 7 gennaio inaugurerà la sua stagione 2025 (quella che si spera essere scevra da qualsiasi sanzione legata al caso Clostebol) affrontando in un torneo esibizione AlexeiPopyrin, appena sconfitto da Arnaldi all’esordio a Brisbane. Ma ora si sa anche chi affronterà nel secondo match dell’Opening Week, quello in programma venerdì 10 gennaio sempre alla Rod Laver Arena.
- Riecco Tsitsipas: il greco è alla ricerca di se stesso
- Sinner contro Tsitsi, la sua "nemesi" australiana
Riecco Tsitsipas: il greco è alla ricerca di se stesso
Il prescelto in questo caso è un nome forte, ma un po’ in “caduta libera”. Perché Stefanos Tsitsipas da un anno e mezzo a questa parte non è più quello Tsitsipas che aveva lasciato intravedere colpi davvero notevoli, quasi tali da far presupporre per lui un futuro da protagonista assiduo delle primissime posizioni del ranking.
La sconfitta in United Cup contro l’ucraino Shevchenko è stato un altro campanello d’allarme piuttosto importante, peraltro condita anche da qualche frase piuttosto colorita rivolta all’indirizzo di se stesso. È evidente infatti quanto Tsitsi si stia rendendo conto di non essere più il tennista che fino a un paio di stagioni fa riusciva ad essere competitivo su tutte le superfici: l’infortunio al gomito che già nel novembre di tre anni fa lo costrinse ad andare sotto i ferri, e che poi ciclicamente si è riproposto seppur in termini un po’ più mitigati, ha finito per mandarlo un po’ ai margini rispetto alle abitudini di un tempo.
In Australia spera almeno di tornare a provare belle sensazioni e di fare quanta più strada possibile, ma per ora i segnali arrivati dal rodaggio con la nazionale ellenica non sono stati dei migliori.
Sinner contro Tsitsi, la sua “nemesi” australiana
Con Sinner, Tsitsipas non incrocia più la racchetta dallo scorso aprile. E non fu certo un’occasione come le altre: a Monte Carlo, nella semifinale del primo Masters 1000 sulla terra, il greco vinse al terzo set approfittando di un problema fisico dell’altoatesino, che peraltro commise un errore nel non voler andare a correggere una mancata chiamata arbitrale (punto che era suo, e che alla fine risultò determinante per l’esito della sfida).
Da allora le strade dei due giocatori si sono divise, eccome: sebbene Tsitsipas sia appena rientrato nella top ten mondiale, la differenza è andata aumentando in modo considerevole. Il greco peraltro è uno dei pochi giocatori rimasti sulla piazza ad avere un ruolino positivo nei confronti diretti con Sinner (Alcaraz e Zverev gli altri due tra i primi 10 al mondo), ma è chiaro che adesso i valori di forza sono cambiati rispetto alle tante occasioni sfruttate dall’ellenico per salire sul 6-3 negli scontri diretti. Anche se agli Australian Open l’ultimo ad aver sconfitto Sinner (nel 2022 e nel 2023) è stato proprio Tsitsi.