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Tennis Us Open, Sinner guarda già ai quarti e alle possibili sfide con i big

Us Open alle porte, nonostante il sorteggio debba essere ancora fatto, proviamo a ipotizzare il percorso che attenderà Sinner e gli altri italiani in tabellone

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Non c’è ancora un sorteggio in grado di poter dare un volto al tabellone dello US Open 2023, ma ci sono tanti indizi che possono aiutare a capire cosa potrà riservare ai tanti italiani al via l’ultimo slam della stagione. Soprattutto a colui che più di ogni altro s’è imbarcato per Flushing Meadows con un vagone carico di speranze e aspettative, perché dopo aver conquistato il primo Masters 1000 in carriera è inevitabile per Jannik Sinner ritrovarsi appiccicata addosso l’etichetta di indiziato per avanzare fino alla finale di domenica 10 settembre.

Una prospettiva che intriga il ragazzo di San Candido, che dopo la delusione patita a Cincinnati (fuori al primo turno contro Lajovic, ma la stanchezza post Toronto s’è fatta sentire) si è rimesso subito in pista, affinando la preparazione in vista del torneo che più di ogni altro potrebbe fargli spiccare il volo.

Un torneo nel quale Sinner si presenterà come testa di serie numero 6, cosa che non gli permetterà di evitare nei quarti di finale uno dei primi quattro giocatori al mondo. Sarebbe successo se a Cincinnati avesse fatto un po’ più strada, salendo alla numero 4 nel ranking e beneficiando così della possibilità di affrontare i rivali più forti soltanto in semifinale. Eppure in base a come verranno sorteggiati gli abbinamenti gli scenari per Jannik potrebbero cambiare radicalmente.

Se fosse Rune…

Se proprio la sorte volesse fare un favore, allora magari potrebbe far capitare Sinner nella parte di tabellone presidiata da Holger Rune, testa di serie numero 4. Giocatore che si adatta bene a tutte le superfici, ma che numeri alla mano in carriera ha vinto più sul rosso che sul cemento. E certamente avversario un po’ meno ostico di un Daniil Medvedev (testa di serie numero 3), Novak Djokovic (2) e Carlos Alcaraz (1), che di fatto rappresentano gli spauracchi sulla via che conduce alla finale.

Se il pronostico verrà rispettato, come successo la settimana scorsa a Cincinnati (ma per esempio non a Toronto in quella precedente: Sinner lì ha vinto da testa di serie numero 7, peraltro battendo in finale De Minaur che testa di serie nemmeno lo era), allora già nei quarti si potrebbe assistere a una sfida campale per guadagnarsi un posto tra i magnifici quattro che si giocheranno l’ultimo slam stagionale.

E non è un dettaglio banale: Jannik a New York nella migliore delle ipotesi s’è fermato proprio alla quinta partita, col ricordo della rimonta subita lo scorso anno da parte di Alcaraz (che la spuntò al quinto dopo essersi ritrovato sotto 2-1) che ancora brucia nella mente dell’altoatesino. Che nelle precedenti tre partecipazioni a Flushing Meadows s’è fermato una volta agli ottavi (nel 2021 con Zverev) e due volte al primo turno, battuto da Khachanov nel 2020 e da Wawrinka nel 2019 (dove però aveva conquistato il main draw vincendo tre turni di qualificazione).

Possibili rivincite

Aspettando il sorteggio, è comunque possibile già adesso individuare una sorta di percorso che potrebbe attendere il 22enne di San Candido. Che ad esempio negli ottavi di finale potrebbe avere la possibilità di concedersi una sorta di rivincita con Zverev, che l’aveva battuto nello stesso punto due anni fa. O magari beccare proprio Khachanov, vendicando il ko. al primo turno nell’edizione 2020 (giocata a porte chiuse, causa Covid).

I pericoli negli ottavi potrebbero però avere il volto anche di Taylor Fritz e Frances Tiafoe, beniamino del “chiassoso” pubblico locale. Prima, cioè al terzo turno, le insidie maggiori magari arriveranno da Bublik o Coric, con Christopher Eubanks che vorrebbe regalarsi una settimana da protagonista davanti ai tifosi americani e continuare la sua scalata nei piani alti della classifica mondiale.

Berrettini battitore libero

Gli italiani al via avranno anche un’altra testa di serie, cioè Lorenzo Musetti, accreditato della numero 18 del seeding: ciò lo porterà a trovare nel terzo turno presumibilmente uno tra De Minaur, Paul, Auger-Aliassime (che visti gli scarsi risultati recenti non sarebbe affatto un brutto incrocio) o Norrie, per poi affrontare nell’eventuale ottavo di finale una delle prime 4 teste di serie (l’eventuale derby con Sinner, se dovesse esserci, non arriverebbe prima dei quarti).

La mina vagante del torneo però potrebbe diventare Matteo Berrettini, che ad oggi non è testa di serie (potrebbe diventarlo se oltre a Shapovalov e Struff dovessero marcare visita altri due tennisti che ad oggi lo precedono nel ranking ATP) e che pertanto rischia di dove incrociare da subito qualche big. Che magari eviterebbe volentieri di ritrovarsi a fare i conti con l’ex finalista di Wimbledon, che lentamente sta cercando di ritrovare la forma migliore dopo un 2023 assai complicato.

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