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Sinner-Wada, accordo sul caso doping: Jannik sospeso tre mesi, patteggia e salva Roma e Parigi

Clamorosa risoluzione della vicenda Clostebol: niente processo al TAS, il numero 1 fermato fino al 4 maggio. Salterà quattro Masters 1000, ma farà Internazionali e Roland Garros.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Clamorosa e improvvisa soluzione per il caso Clostebol, la spinosa vicenda in cui è rimasto invischiato Jannik Sinner in seguito alla doppia positività riscontrata dopo due controlli antidoping effettuati lo scorso mese di marzo, durante il Sunshine Double statunitense tra Indian Wells e Miami. I legali del rosso di San Candido e quelli della Wada hanno raggiunto un accordo. Sinner ha accettato un periodo di stop di tre mesi, a partire dallo scorso 9 febbraio, riconoscendo le sue responsabilità – sia pur parziali – per il comportamento negligente del suo team. La sospensione terminerà il 4 maggio. Sinner potrà prendere parte agli Internazionali d’Italia, al via qualche giorno dopo. E naturalmente al Roland Garros.

WADA: “Accordo con Sinner per stop di tre mesi”

Questo il testo della succinta nota attraverso cui la WADA ha reso noti i dettagli e i termini dell’accordo col fuoriclasse altoatesino. “L’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) conferma di aver raggiunto un accordo per la risoluzione del caso riguardante il tennista italiano Jannik Sinner, con l’atleta che ha accettato un periodo di ineleggibilità di tre mesi per una violazione delle norme antidoping, dopo essere risultato positivo al clostebol, una sostanza proibita, nel marzo 2024″. A questo punto, il previsto processo davanti al TAS di Losanna, in calendario il 16 e il 17 aprile, non dovrà esser più celebrato.

L’Agenzia Antidoping: “Sinner non voleva barare”

Più articolato il comunicato diffuso in seguito dalla WADA, con tutti i dettagli sull’accordo. Dopo aver riepilogato le varie tappe della vicenda, col ricorso dell’agenzia contro l’iniziale verdetto di assoluzione dell’ITIA, la WADA sottolinea che “accetta la spiegazione fornita dall’atleta riguardo alla causa della violazione, come indicato nella decisione di primo grado. WADA riconosce che il sig. Sinner non aveva intenzione di barare e che la sua esposizione al clostebol non ha fornito alcun beneficio in termini di prestazioni, avvenendo a sua insaputa a causa della negligenza di alcuni membri del suo entourage”.

Accordo Sinner-WADA già accettato da tutte le parti in causa

La buona fede di Sinner, in ogni caso, non ne giustifica in toto il comportamento: “Secondo il Codice e in base ai precedenti del CAS, un atleta è ritenuto responsabile della negligenza del proprio entourage. Considerando l’unicità dei fatti di questo caso, è stata ritenuta appropriata una sospensione di tre mesi. Come già affermato, WADA non ha richiesto la squalifica di alcun risultato, a eccezione di quanto già imposto dal tribunale di primo grado. La Federazione Internazionale di Tennis e l’Agenzia Internazionale per l’Integrità del Tennis, entrambe co-respondenti al ricorso di WADA presso il CAS e nessuna delle quali ha impugnato la decisione di primo grado, hanno accettato l’accordo per la risoluzione del caso“.

Jannik: “Sempre accettato di essere responsabile del team”

Anche Jannik Sinner ha diffuso un comunicato per annunciare il raggiungimento dell’accordo con l’Agenzia Antidoping. A tutti gli effetti, un patteggiamento: Questa vicenda mi tormentava da quasi un anno e il processo sarebbe potuto durare ancora a lungo, con una decisione forse solo alla fine dell’anno. Ho sempre accettato di essere responsabile del mio team e riconosco che le rigide regole della WADA sono una protezione importante per lo sport che amo. Su questa base, ho accettato l’offerta della WADA di risolvere il procedimento con una sanzione di tre mesi”. Dal 13 aprile potrà riprendere ad allenarsi. Dal 5 maggio potrà scendere in campo. In tempo per gli Internazionali di Roma.

Sinner, l’avvocato: “Ora può lasciarsi alle spalle quest’esperienza”

Anche l’avvocato Jamie Singer di Onside Law, legale del numero 1 al mondo, ha commentato l’improvviso – e a questo punto provvidenziale per tutti – epilogo della questione: “Sono felice che Jannik possa finalmente lasciarsi alle spalle questa dolorosa esperienza.La WADA ha confermato i fatti stabiliti dal Tribunale Indipendente. È chiaro che Jannik non aveva alcuna intenzione, non era a conoscenza della situazione e non ha ottenuto alcun vantaggio competitivo. Purtroppo, gli errori commessi da alcuni membri del suo team hanno portato a questa situazione“.

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