‘Forse non sarò il miglior allenatore possibile, ma cercherò di essere la migliore versione di Spalletti’. Si è chiusa con questo manifesto programmatico la prima conferenza di Luciano Spalletti da ct della nazionale italiana. Un’ora di domande, chiarimenti e filosofia dopo settimane roventi per l’addio di Mancini e la vertenza giudiziaria col Napoli di De Laurentiis che chiede il pagamento della clausola.
Felicità, identità e appartenenza le parole-chiave di Spalletti
Il tecnico campione d’Italia ha battuto su diversi concetti, la felicità che prova rispecchiandosi in quella altrui e che deve essere la stessa di chi veste questa maglia, il senso di identità di rappresentare una nazione con il racconto della bandiera che si fece cucire da piccolo per festeggiare l’Italia che nel ’70 vinse 4-3 con la Germania e l’appartenenza a una Nazionale che va difesa con orgoglio e serietà.
I tifosi applaudono le prime parole di Spalletti
Sul web arrivano centinaia di commenti dopo la conferenza, trasmessa in diretta su Rai2, e la maggioranza – napoletani e non – è rimasta piacevolmente impressionata. Fioccano i commenti: “Caro Spalletti, Napoli è Napoli. La nazionale italiana è altra cosa. Non troverai la magia di Napoli altrove. Ancora non ho capito la storia del finto anno sabbatico. Ma si sa, gli uomini, quelli veri, pendono dalle loro azioni…” e poi: “La conferenza di Spalletti mi fa capire una cosa: è una Nazionale che vuole andare al risultato attraverso il gioco. Ora bisogna capire come si adatterà lui a giocatori che vede una volta al mese praticamente, diversamente da quanto fatto finora” e anche: “mai banale, sempre sul pezzo. Non lascia niente al caso, ha parlato di felicità, appartenenza, responsabilità e spiriti guida. Fornisce anche buoni spunti tecnici”
C’è chi scrive: “Sempre grazie mister Spalletti ci hai fatto sognare” e anche: “clausola o non clausola, ti ameremo per sempre. Sono sicuro che otterrai grandi risultati” e poi: “Luciano mio, salva Manuel regista della Juventus come dici tu. Ri-trasformalo in giocatore di qualità, oltre che quantità. Plasmalo secondo il tuo credo oh mio Re Mida dei pensatori. Fai di Locatelli il degno erede della tradizione dei Pizarro, Pjanic, Lobotka”
Il web è un fiume in piena: “Spalletti è un allenatore che lavora per la felicità. Una felicità mai individuale, ma necessariamente condivisa con altri. L’anima dello scudetto del Napoli è stata (anche) questa. Scelta migliore per la Nazionale non poteva esserci” e poi: “Luciano e’ speciale con la PSICOLOGIA, una grande arma che crea miglioramenti in giocatori normali, trasformandoli in FUORICLASSE (com’e’ accaduto col Napoli)”
Infine la chiosa: “certo che chiedere dei soldi ad un ex allenatore perché ha deciso di allenare la nazionale non è bello ma sta di fatto che da un punto di vista burocratico Adl ha ragione”.