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Lo Spezia e il simbolo della discordia, bufera sul web: sembra neonazista

Lo Spezia ha annunciato il suo nuovo logo ma la scelta non è stata apprezzata a causa di alcune assonanze politiche, probabilmente involontarie, che hanno scatenato infinite polemiche.

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Alessio Raicaldo

Alessio Raicaldo

Sport Specialist

Un figlio che si chiama Diego e la tesi di laurea sugli stadi di proprietà in Italia. Il calcio quale filo conduttore irrinunciabile tra passione e professione. Per Virgilio Sport indaga, approfondisce e scandaglia l'universo mondo dello sport per antonomasia

Sono trascorse poche ore da quando lo Spezia ha annunciato in pompa magna la presentazione del suo nuovo logo. Fin qui, tutto bene, direte voi: in tempi di marketing e social una rinfrescatina al look è (quasi) sempre cosa buona e giusta. Peccato solo che stavolta il simbolo ideato dalle menti del club ligure abbia ricordato a tanti addirittura il periodo nazista. Insomma, se l’effetto era quello di sorprendere la missione è stata effettivamente centrata in pieno, solo che in maniera tutt’altro che positiva. Non sono mancate infatti le reazioni della tifoseria, a dir poco scioccata per l’immagine data al mondo del sodalizio di via Melara.

Spezia: cosa raffigura il nuovo stemma

“Abbiamo creato un logo di cui i nostri tifosi possano andare fieri”. Queste erano state le parole ufficiali dello Spezia Calcio a margine della presentazione del nuovo stemma. Raramente si sono viste previsioni meno azzeccate di questa. Partiamo però nel raccontare cosa raffigura l’immagine: si tratta di un’aquila con le lettere S e C intrecciate tra loro a ricordare un’ancora. L’insieme, però, non è stato gradito dal cuore del tifo suscitando anzi una marea di polemiche.

Spezia: i tifosi criticano la scelta del logo

La voce del tifo spezzino non si è fatta attendere con repliche immediate e veementi. Complice la delusione per la retrocessione in serie B, sono arrivate anche le polemiche per la scelta del logo. “Sembra un simbolo neonazista” è il commento più letto in assoluto, lanciato anche sulle pagine social dello stesso club ligure. Molti tifosi ma anche semplici cittadini che hanno visto il logo hanno individuato in esso diverse assonanze che richiamano proprio alle ideologie di estrema destra, oggi universalmente ripudiate. Così è stata lanciata anche la petizione attraverso Change.org per la rimozione del simbolo che “calpesta la storia di un club centenario”.

Anche qualche giornalista sportivo, tra i quali Alessandro Alciato, ha raccolto l’appello facendolo suo e confermando il cattivo gusto della trovata degli Aquilotti. Nel suo tweet il reporter ha associato il logo dello Spezia al nazismo. Ovvio non fosse questo l’intento dei bianconeri, sulla cui buonafede non ci dovrebbero essere dubbi, ma evidentemente le valutazioni fatte non hanno trovato i riscontri immaginati.

Il precedente di Piantedosi e la numero 88

Questo tema, tra l’altro, è fresco nel mondo del calcio dal momento che è stato toccato proprio nei giorni scorsi dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Il politico napoletano aveva espressamente vietato l’utilizzo da parte dei calciatori della maglia numero 88. Non si tratta di una scelta casuale: l’88 era utilizzato dai gruppi neonazisti per simbolizzare il saluto di Adolf Hitler. Adesso certamente non faranno piacere le ulteriori polemiche, che manterranno vivo ancora per un po’ l’argomento.

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