Adesso è il tempo del sole, delle birre e degli hamburger: ci teneva a farlo sapere a tutto il mondo Gianmarco Tamberi, reduce dalla splendida affermazione nelle finali di Diamond League a Bruxelles che in qualche modo è servita per lenire le ferite (comunque difficili da rimarginare) di Parigi 2024. Alla fine però il sorriso è tornato sul volto dell’altista marchigiano, che via social s’è voluto congedare dal suo pubblico al termine di un’annata che, al netto della sfortunata parentesi olimpica, ha raccontato tante belle vittorie e la sensazione di un potenziale ancora tutto da sviluppare negli anni a venire.
Il ringraziamento di Gimbo
Le vacanze però mai come adesso arrivano a rallegrare la quotidianità di Gimbo. Che al solito ha voluto rimarcare tutti i sacrifici fatti nel corso di una stagione alla quale sapeva di dover chiedere tanto. “Non potete minimamente rendervi conto di quanto siete stati in grado, anche con solo delle semplici parole sotto a un post, di darmi la forza per andare avanti nei momenti più duri”, scrive Tamberi. Che è andato anche oltre, ammettendo di essere rimasto piacevolmente sorpreso da tutto il calore mostrato da tifosi e appassionati. “Devo ammettere che quest’anno con l’affetto che mi avete dimostrati e il tifo pazzesco che mi avete riservato, siete voi ad avere sorpreso me! Grazie a tutti di cuore!!!”.
Un 2024 sull’altalena: tante vittorie, ma quel 10 agosto…
La vittoria nel meeting conclusivo di Diamond League fa bella mostra di sé nell’ultimo messaggio postato sul suo profilo Instagram. Un filmato con tutti i salti di una serata perfetta, conclusa a 2.34 e con l’abbraccio a Giulio Ciotti, che l’ha seguito passo dopo passo nel corso di una stagione non semplice, cominciata peraltro un po’ più in ritardo rispetto alle abitudini.
Tamberi ha esordito soltanto ai campionati Europei di Roma a inizio giugno, trovando però subito la migliore prestazione mondiale dell’anno (2.37) che nessuno ha saputo replicare nel corso dell’intera estate. Chiaro però che tutti i riflettori erano puntati su Parigi, dove due maledette coliche renali gli hanno impedito di arrivare preparato a dovere a quello che era l’appuntamento al quale teneva di più.
I tre errori a 2.27, che gli sono costati la zona medaglie, hanno sporcato inevitabilmente una stagione che nelle intenzioni avrebbe dovuto consegnarlo definitivamente alla leggenda, ma non gli hanno tolto la voglia di lottare e di non darsi mai per vinto, se è vero che nelle 5 gare successive alla maledetta notte parigina del 10 agosto sono arrivate 4 vittorie e un terzo posto (al Golden Gala a Roma). Ora però è il tempo di riposare, stavolta per davvero: le vacanze più sospirate di un’intera carriera serviranno per riordinare le idee e guardare al futuro con maggiore lucidità. Nel 2025 ci sono i mondiali a Tokyo, poi si vedrà. Los Angeles è lontana? Forse, ma con Gimbo, mai dire mai…