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Tennis Australian Open: Cobolli regge due set, poi de Minaur prende il largo. Ma il futuro è di Flavio

Si chiude al terzo turno la straordinaria avventura australiana di Flavio Cobolli, battuto da Alex de Minaur. Da lunedì il tennista romano sarà numero 76 al mondo.

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Troppo forte Alex de Minaur, ma il futuro è tutto dalla parte di Flavio Cobolli. Che saluta Melbourne dopo aver ceduto in tre set al numero 10 del mondo, che continua la sua corsa nello slam di casa (chiunque se lo ritroverà sulla propria strada farà bene a prendere appunti) superando il coraggioso tennista romano, al quale stavolta non è riuscito il proposito di spingersi oltre i propri limiti. De Minaur s’è imposto per 6-3 6-3 6-1, riuscendo a far leva sulla sua maggiore propensione a giocare partite a questo livello.

Troppo debole al servizio: troppo facile per de Minaur

Cobolli c’ha provato, ma poco ha potuto leggendo soprattutto le percentuali decisamente basse al servizio: col 57% di prime mandate a referto e appena il 54% dei punti conquistati con la prima (che diventano addirittura 42% con la seconda), sperare di fare di più era oggettivamente troppo. Flavio ha faticato a rispondere soprattutto sul rovescio dell’australiano, che ha mostrato una volta di più di attraversare un grande momento di forma.

Il tennista romano è riuscito ad annullare 14 delle 20 palle break concesse, riuscendo quantomeno a mandare segnali bellicosi nel corso del primo parziale, quando dopo aver subito il primo break di giornata è riuscito a rispondere prontamente, dando quasi l’impressione di potersela giocare per davvero. De Minaur però ha subito mangiato la foglia: a ripreso immediatamente a martellare, disinnescando i tentativi di allungo di Cobolli e trovando nuovamente il break col quale ha chiuso senza affanno il primo set.

Due settimane da ricordare e nuovo best ranking

Da quel momento in poi la partita s’è fatta tutta in salita per Flavio, che non è mai riuscito a entrare in ritmo al servizio, concedendo anche qualche errore gratuito di troppo (32 a fine giornata, contro i 26 dell’aussie). Nel secondo set Cobolli s’è trovato costretto a salvare un’infinità di palle break, addirittura 9 nel solo terzo gioco del parziale, e proprio la nona ha consentito a de Minaur di scappare via e prendere definitivamente il largo.

A quel punto nemmeno la buona volontà è più servita all’italiano, che ha cercato di tenere alto il ritmo, andando però progressivamente perdendo smalto e lucidità. Così si spiega il 6-1 del terzo set, nel quale ormai anche il pubblico aspettava solo un epilogo annunciato. Nulla che possa in qualche modo intaccare lo splendido percorso fatto da Cobolli nel corso di queste due settimane australiane, considerando anche i tre turni superati nelle qualificazioni.

Si può consolare Flavio al pensiero del nuovo best ranking: male che vada da lunedì prossimo sarà tra i primi 80 giocatori al mondo (se non succede qualche cataclisma alla posizione 76), nuova base di partenza per provare ad alzare l’asticella e raggiungere entro la primavera la top 50 mondiale. Avendo pochi punti da scartare, il proposito appare decisamente a portata di mano.

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