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Parigi 2024, l'Italia si affida a Sinner: Jannik in coppia con Musetti, Paolini ci prova ma il doppio misto è un rebus

La FITP ha comunicato le coppie di doppio del torneo olimpico: Sinner, "orfano" di Sonego, giocherà con l'altro Lorenzo, cioè Musetti. Bolelli-Vavassori e Errani-Paolini da medaglia

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Ce la giochiamo con due coppie da medaglia: Sinner-Musetti e Bolelli-Vavassori sono le carte che la FIT ha deciso di calare in vista del torneo di doppio dei giochi olimpici di Parigi 2024, attingendo a piene mani a quelle che erano le possibili combinazioni relative anche alla presenza complessiva del contingente italiano in terra di Francia. E questo spiega perché con Sinner, anziché Sonego, giocherà l’altro Lorenzo: non c’era spazio per portare anche il torinese, e pertanto la scelta è ricaduta sul giovane carrarino. Anche se chiaramente la carta migliore l’Italia del doppio se la giocherà con Bolelli e Vavassori.

Bolelli e Vavassori, l’Italia ha una carta “pesante”

Non c’è molto di cui sorprendersi nelle scelte fatte dalla federazione italiana. Ai quattro singolaristi già qualificati di diritto (Sinner, Musetti, Arnaldi e Darderi) si aggiunge naturalmente la coppia per eccellenza del doppio nazionale, reduce dalle semifinali conquistate agli Internazionali d’Italia a Roma e soprattutto dalla finale del Roland Garros, persa contro Arevalo e Pavic.

Quella composta da Bolelli e Vavassori è concretamente una coppia da medaglia: lo hanno dimostrato nel corso di un 2024 vissuto sempre costantemente in prima linea (in finale anche agli Australian Open: sono secondi nella Race to Turin) e contano di farlo anche nella marcia d’avvicinamento che precede il torneo olimpico. Tra l’altro i due italiani sono la coppia di connazionali che sin qui ha fatto meglio nel corso dell’annata: le aspettative sono alte e in tanti sperano che una gioia possa arrivare.

Sinner-Musetti, un esperimento che può funzionare

L’accoppiata Sinner-Musetti è una novità a questi livelli, ma in assenza di Sonego (che non ha ottenuto il punteggio minimo per qualificarsi al torneo olimpico) non restava molta altra scelta. Dove potranno arrivare i due azzurri attualmente più in alto nel ranking mondiale (ma di singolare)? Difficile dirlo: con un pizzico di fortuna magari il tabellone potrebbe aprirsi a scenari interessanti, e magari consentire a entrambi di fare strada.

Il fatto che si tratti di due giocatori che sulla terra sanno come districarsi (per Musetti è la superficie preferita, mentre Sinner ha mostrato evidenti progressi sul rosso) lascia ben sperare, al netto del fatto che la pressione maggiore ricadrà sulle spalle dell’altra coppia azzurra. Il problema semmai è che non ci sarà molto tempo per preparare la campagna di Francia: adesso Sinner è concentratissimo sulla stagione sull’erba, poi tra un mese scarso tornerà a pensare a cosa fare sul rosso in vista di Parigi (giocherà a Bastad).

In campo femminile Errani e Paolini puntano in alto

In campo femminile, naturalmente il doppio sul quale l’Italia punterà tutte le proprie carte vede impegnate Sara Errani e Jasmine Paolini. Che dopo gli exploit di Roma (dove hanno vinto il torneo di doppio) e Parigi (finaliste) puntano decise ad andare a medaglia. L’altra coppia azzurra sarà composta da Elisabetta Cocciaretto e Lucia Bronzetti, che approfittando della qualificazione al torneo di singolare hanno deciso di provare a fare coppia assieme anche nel torneo di doppio.

Anche in questo caso la pressione ricadrà tutta sulle spalle di Sara e Jasmine, ma la cosa non sembra preoccupare proprio nessuno. Anzi, la voglia di stupire e di spingersi oltre i propri limiti è la molla che potrebbe portare a sorprese su tutta la linea.

Da decenni l’Italia del tennis non si presentava così carica e ambiziosa a un torneo a cinque cerchi: Sinner e Paolini nel singolare e le coppie Bolelli-Vavassori ed Errani-Paolini nel doppio hanno tutte legittime aspirazioni di andare a medaglia. E si sa che alle olimpiadi il colore conta relativamente: chiedere a Djokovic, che a Tokyo (nel pieno della sua era dominante) si ritrovò disperato dopo aver perso semifinale e finale per il bronzo. L’ultima voce da spuntare è quella del doppio misto con Paolini che ha sempre manifestato la voglia di giocare con Sinner, ma l’altoatesino non ha ancora chiarito i suoi dubbi.

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