Rafael Nadal prepara il suo ritorno in campo. Il 37enne tennista di Manacor sembra pronto a dare nuovamente battaglia e la sua stagione Atp non sarà una passerella per salutare i tifosi. L’avvertimento arriva da Carlos Moya, il suo allenatore, che avvisa già i migliori del circuito a cominciare da Djokovic e Sinner: lo spagnolo sta per tornare al top.
Appuntamento a Brisbane
Il primo appuntamento per Rafael Nadal arriva con l’ATP 250 di Brisbane, dopo la lunga assenza sarà l’occasione per riassaggiare il campo ma soprattutto per capire quali sono le sue sensazioni dal punto di vista fisico e il tecnico Carlos Moya non nasconde qualche timore. “La mia più grande paura è la sequenza delle partite. Passerà dagli allenamenti, che stanno andando molto bene, alle gare. Ed è impossibile riprodurre le condizioni della partita in allenamento. E’ il dubbio che mi permetta in questo momento. Ma manca ancora un mese prima degli Australian Open, e Brisbane sarà un test impegnativo che dovrebbe consentirgli di prepararsi”.
La rinascita in Kuwait
La marcia di avvicinamento al rientro è avvenuta in Kuwait ed il 31 dicembre sarà il giorno della verità con la prima partita ufficiale, nel frattempo però le sessioni di allenamento con il francese Arthur Fils sono state molto positive: “Rafa sa di non essere al suo momento migliore ma ci sta arrivando piano piano. Gli ultimi giorni in Kuwait ci siamo allenati con Fils e la verità è che è stato molto bello, ed è andata molto meglio di quanto avremmo potuto sperare. Rafa è arrivato pensando che non sarebbe stato competitivo ma è andato via con la convinzione opposta”.
L’operazione e il Roland Garros
Una pausa che ha spaventato i tifosi di Rafa Nadal. Lo spagnolo è rimasto fermo ai box più a lungo del previsto alimentando le voci di un possibile ritiro. A chiarire la situazione ci pensa proprio Moya: “Ha subito un’operazione più complicata del previsto. Ua volta che si è trovato sotto i ferri e hanno visto la situazione, hanno capito che era un intervento più delicato di quanto si pensasse e anche i tempi di recupero si sono allungati. Ma la sua volontà di tornare a giocare è sempre stata chiara e voleva che il suo addio fosse sul campo da gioco”.
L’obiettivo ovviamente è quello di arrivare nelle migliori condizioni possibili su quella terra rossa che è sempre stato l’elemento naturale di Rafa: “Mancano ancora sei mesi – continua Moya – dobbiamo vedere come ci arriverà, le partite che ha giocato, il suo livello. Ma è chiaro che il Roland Garros rimane un torneo che ama e il momento preferito della stagione”.