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Tennis, Coppa Davis: l'Italia andrà da Mattarella, Volandri svela quando. Il retroscena su Sinner e un bambino

Filippo Volandri, capitano dell'Italia di Coppa Davis, fa luce sull'incontro con il Presidente Mattarella e svela un curioso episodio che coinvolge indirettamente Jannik Sinner.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Gli Azzurri del tennis andranno dal Presidente Mattarella. Lo ha assicurato Filippo Volandri, capitano non giocatore della Nazionale italiana di Coppa Davis che lo scorso 26 novembre, a Malaga, s’è laureata campione del mondo superando in finale l’Australia. La data inizialmente pensata per l’incontro al Quirinale era il 21 dicembre, ma Jannik Sinner e gli altri avevano già fissato le vacanze, come sottolineato – forse con eccessiva crudezza – dal presidente della Federtennis, Angelo Binaghi. Poco male, l’incontro si farà comunque. Magari qualche settimana più tardi.

Tennis, Volandri e l’incontro con Mattarella

Dal palco di Atreju, la kermesse di Fratelli d’Italia a cui sono stati invitati altri big dello sport italiano come il Ct della Nazionale di calcio Luciano Spalletti, Gregorio Paltrinieri, Ambra Sabatini e lo stesso ministro Andrea Abodi, il capitano degli Azzurri del tennis ha tenuto a chiarire che la cerimonia con Mattarella è la priorità, per lui e per i giocatori azzurri:

L’incontro con Mattarella? Sarà la prima cosa in agenda.

Quando? Magari subito dopo la conclusione del primo Slam della stagione, gli Australian Open, in programma dal 14 al 28 gennaio, al termine del quale il circus del tennis tornerà a spostarsi verso l’Europa. In quei giorni, tra fine gennaio e inizio febbraio, il “primo tifoso” dell’Italia di Davis, Sergio Mattarella, potrebbe tributare il meritato riconoscimento agli eroi della racchetta.

Coppa Davis, il significato del trionfo dell’Italia

Ma Volandri ha parlato anche del valore simbolico, sociale del successo dell’Italia a Malaga. Una vittoria che il tennis italiano attendeva dal lontano 1976, dalla prima, storica affermazione in Cile del team capitanato da Pietrangeli e con Panatta, Bertolucci, Barazzutti e Zugarelli in campo. “La Coppa Davis è una vittoria sociale, una vittoria di tutti. La cosa che ci ha inorgoglito di più, dopo aver conquistato il trofeo, è renderci conto di quello che hanno provato gli italiani davanti alla televisione, a casa. Hanno visto una squadra di ragazzi con le facce pulite. Noi lavoriamo per trasmettere un messaggio”.

Il retroscena col bimbo: “Sei il comandante di Sinner?”

Infine Volandri ha strappato un sorriso a tutti i presenti quando ha raccontato un singolare retroscena che lo ha visto coinvolto in prima persona, durante lo shopping. Il capitano dell’Italia del tennis era in un negozio di giocattoli quando è stato avvicinato da un bimbo che gli ha attribuito una ‘qualifica’ particolare: “Ero in un negozio di giocattoli per i miei figli, mi si è avvicinato un bambino e mi ha detto: ‘Ma tu sei il comandante di Sinner?’ Mi ha fatto piacere, sono letteralmente rimasto senza parole“. Tanti gli applausi, per Volandri e per Sinner. Che è rimane il punto avanzato di un movimento, quello del tennis italiano, in vertiginosa crescita.

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