Il diretto interessato per ora non si pronuncia, ma le voci continuano a girare. E vanno tutte nella medesima direzione: Rafael Nadal è pronto a tornare in campo a Melbourne, teatro del primo slam del 2024. Gli Australian Open sono da sempre una sorta di croce e delizia per il tennista di Manacor, che nell’emisfero Sud si è imposto nel 2009 e nel 2022, ma dove ha anche perso quattro finali (iconica quella del 2017, ceduta al quinto set contro Federer).
- A Melbourne l'ultima a partita
- L'annuncio del direttore dello Slam
- La ragionevole certezza di avere Nadal
- Torna anche Kyrgios
A Melbourne l’ultima a partita
E in Australia Nadal ha disputato l’ultima partita in carriera, storia vecchia ormai dieci mesi: la sconfitta con Mackenzie McDonald al secondo turno lo convinse a fermarsi, senza sapere che quella sarebbe stata anche l’ultima gara di tutto il suo brevissimo 2023.
Un anno “lavorato” in funzione di ciò che dovrà succedere nel 2024, quando a detta di molti Rafa vivrà il suo “the last dance”, l’ultimo ballo: una stagione per “salutare” il pubblico ATP e per godersi il viaggio finale di una carriera unica e inimitabile, magari puntando a conquistare il 15esimo titolo al Roland Garros e poi ripetersi, sempre sulla terra rossa francese, nel torneo olimpico di inizio agosto, magari (perché no) in coppia con Carlos Alcaraz in doppio.
Pensieri e parole che Nadal ha consegnato nel corso degli ultimi mesi e che potrebbero prendere vita e forma, ma che passano anche da un ritorno graduale alle competizioni che a Melbourne dovrebbe vedere la luce dopo un anno di grande sofferenza.
L’annuncio del direttore dello Slam
Craig Tiley, direttore dello slam australiano, ha annunciato ufficialmente che Nadal sarà presente al torneo. Una conferma indiretta di qualcosa che in fondo già si sapeva: lo spagnolo aveva fatto capire al mondo intero di essere al lavoro per cercare di farsi trovare pronto proprio quando sarebbe scoccata l’ora di fare un salto nell’emisfero Sud, anche se aveva lasciato qualche dubbio al riguardo legato unicamente al decorso dagli acciacchi che ne hanno pregiudicato l’intera stagione 2023.
Nadal al riguardo era stato chiaro: torno a giocare solo se ho la possibilità di giocare per vincere, e quindi di essere competitivo. Niente passerelle d’addio, ma piuttosto un programma studiato nei minimi dettagli per cercare di arrivare a giocarsi qualche altro titolo rimpinguare la già luccicante vetrina di casa. Dopotutto l’anno che sta per volgere al termine è stato il primo dal 2004 in poi a non aver visto scritto il nome di Rafa nell’albo d’oro di una qualsivoglia torneo del circuito ATP.
Un’anomalia alla quale il maiorchino vorrebbe rimediare in fretta, e proprio per questo a giugno aveva deciso di sottoporsi a un’operazione all’ileopsoas sinistro, così da risolvere una volta per tutte il problema addominale che lo aveva fortemente condizionato nei due anni precedenti. Rinunciando alla seconda parte di stagione, Nadal aveva già messo nel mirino l’anno nuovo.
La ragionevole certezza di avere Nadal
Le parole di Tiley, va detto, non vanno oltre la ragionevole certezza di voler vedere lo spagnolo al via del primo slam della stagione. “Siamo rimasti in contatto con il suo team per tutto il tempo necessario. Sappiamo che Rafa è tornato ad allenarsi e che tutto sta procedendo per il meglio. Il suo obiettivo è quello di tornare a giocare a Melbourne, e siamo ben contenti che abbia scelto noi per rimettere piede in campo in una partita ufficiale”.
Dieci mesi di stop sono costati a Nadal oltre 200 posizioni nel ranking ATP, che adesso lo vede al 240esimo posto con soli 255 punti. Grazie però alla regola del “ranking protetto”, studiata per quei tennisti costretti a star fuori per periodo piuttosto prolungati, Rafa avrà la possibilità di entrare in tabellone, sebbene non sarà testa di serie.
In carriera, Nadal ha disputato 93 partite agli Australian Open, vincendone 77 e perdendone 16 (83% di percentuale di vittorie). Alcune sono entrate di diritto nella storia del torneo: ben 15 sono arrivate al quinto set, con Rafa che si è imposto in 9 occasioni (storiche le due con Federer in finale, quella vinta nel 2009 e quella persa nel 2017). Anche l’ultimo trionfo, quello del 2022, è arrivato al termine di una sfida infinita contro Medvedev, piegato al quinto set.
Torna anche Kyrgios
A margine delle parole dedicate a Nadal, Tiley ha inoltre confermato che anche Nick Kyrgios ha fatto sapere di essere pronto per tornare a giocare dopo che nel 2023 ha disputato appena una partita, sull’erba di Stoccarda, complici i problemi al ginocchio che già l’avevano costretto a rinunciare alla passata edizione dello slam di casa.
Kyrgios è l’idolo del pubblico locale e la sua presenza, unitamente a quella di Nadal è destinata a elettrizzare ancora di più l’aria intorno a Melbourne, torneo che peraltro quest’anno avrà un giorno in più di partite, dal momento che è stata confermata la partenza anticipata a domenica (e non lunedì, come da consuetudine negli slam).