Arrivato come un fulmine apparentemente a ciel sereno, dietro l’esonero di Julian Nagelsmann dal Bayern Monaco ci sarebbero diversi fattori che, nelle ultime ore, hanno inevitabilmente iniziato a emerge, andando a comporre un puzzle più articolato e una situazione meno idilliaca di quanto si potesse immaginare.
- La stagione del Bayern Monaco
- Fuori Nagelsmann dentro Tuchel
- Talpe e nemici nello spogliatoio del Bayern
- La bella vita di Nagelsmann
- Un cambio costoso per il Bayern
La stagione del Bayern Monaco
Il Bayern Monaco è ai quarti di finale di Champions League dopo aver eliminato senza affanni il Psg agli ottavi e il Barcellona ai gironi. Ha vinto la Supercoppa di Germania, è ai quarti della Coppa nazionale e secondo in Bundesliga a una sola lunghezza dal Borussia Dortmund, da campione in carica. Evidentemente, però, tutto questo non è sufficiente per continuare a guidare il club più vincente di Germania e, dopo la sconfitta in campionato contro il Bayer Leverkusen, Julian Nagelsmann si è visto recapitare il benservito dal club che lo aveva strappato al Lipsia pagando la bellezza di 25 milioni di euro nel 2021.
Fuori Nagelsmann dentro Tuchel
Con il passare delle ore, però, la caduta di domenica 2-1 contro le aspirine pare essere più un pretesto che la vera causa dietro l’esonero. La prima reale motivazione pare riguardare, infatti, i timori della dirigenza di chiudere la stagione senza ulteriori titoli da esporre in bacheca. Il successo in Supercoppa a inizio stagione, infatti, non pare nemmeno essere considerato. E, così, nonostante un contratto quinquennale firmato a luglio 2021, il presidente Herbert Hainer, in accordo con l’amministratore delegato, Oliver Kahn, che già a settembre aveva ammesso di non essere soddisfatto del lavoro del tecnico, si è deciso a cambiare: fuori Nagelsmann e dentro quel Thomas Tuchel, lasciato senza squadra a settembre dal Chelsea, e già inseguito nel 2018, prima che l’ex tecnico del Dortmund firmasse per Psg.
Talpe e nemici nello spogliatoio del Bayern
Oltre a questo, come largamente riportato dalla stampa tedesca, pare che Nagelsmann vivesse ormai da tempo senza la stima dello spogliatoio, con tantissimi “nemici”, soprattutto tra i veterani dei bavaresi, pronti a remare contro il loro stesso tecnico. Situazione aggravata probabilmente anche dalle incomprensioni che hanno portato all’addio di Robert Lewandowski e dagli screzi con lo storico preparatore dei portieri e grande amico di Manuel Neuer, Toni Tapalovic, licenziato proprio per volontà dell’ormai ex tecnico del Bayern, frustrato dall’ingombrante presenza del preparatore. Un licenziamento dietro cui la Bild parlò addirittura della presenza di una “talpa” (Tapalovic, appunto) nello spogliatoio del Bayern.
La bella vita di Nagelsmann
A ciò si uniscono fattori extra-campo che pare non siano mai stai digeriti dalla dirigenza. A partire dalla recente relazione con la giornalista della Bild, Lena Wurzenberger, con cui si trova in vacanza a Ibiza in questo periodo di sosta per le nazionali, fino alla sua propensione e vivere una vita sotto i riflettori anche nel privato. Senza dimenticare le dichiarazioni con cui Nagelsmann, nonostante sia nato a Landsberg am Lech, in piena Baviera, aveva definito “inutile” la partecipazione della squadra ai tradizionali festeggiamenti per l’Oktoberfest.
Un cambio costoso per il Bayern
Insomma, un quadro articolato e meno idilliaco di quanto potessero far presagire i risultati del campo, che ha spinto a cambiare anzitempo e affidare la guida tecnica a Tuchel in vista di un finale di stagione che vedrà la squadra impegnata su ogni fronte. Secondo quando riportato dalla Bild, l’ex Chelsea dovrebbe andare a guadagnare qualcosa come 9 milioni di euro, un netto taglio rispetto a quanto percepito con i blues di Londra, dove lo stipendio arrivava a toccare il 16 milioni di euro. Quanto a Nagelsmann, il Bayern sarà costretto a negoziare un accordo, che non si prospetta certamente a buon mercato, visto il contratto da 5 milioni di euro a stagione.