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Tiago Djalò si presenta: "Perché ho scelto la Juve, come sto, il mio ruolo e lo scudetto"

Giuntoli lo ha soffiato all'Inter, ma Tiago Djalò non aveva dubbi: "La Juventus per me rappresenta una grande opportunità. Abbiamo le qualità per vincere lo scudetto".

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Tiago Djalò, il colpo di gennaio messo a segno da Cristiano Giuntoli per rinforzare la Juventus e tentare l’assalto allo scudetto, si presenta ai tifosi. Il difensore ex Lille rivela perché ha scelto i bianconeri e non l’Inter, spiega dove può giocare nella difesa a 3 di Allegri e soprattutto fa il punto sulle sue condizioni fisiche dopo il brutto infortunio al crociato.

Juventus, ecco Tiago Djalò: le prime sensazioni sulla sua nuova avventura

In merito alle prime sensazioni, Djalò, che già conosce l’italiano per i suoi trascorsi nel settore giovanile del Milan, non ha dubbi: “Sono molto contento. Ho trovato una squadra forte, di qualità. E abbiamo un ottimo allenatore, da cui posso imparare tanto. Mi piace come gioca la squadra, anche se qui è diverso rispetto al campionato francese che è meno tattico”. Poi una promessa ai tifosi e anche al club che ha deciso di puntare sulle sue qualità: “Darò tutto per la squadra”.

Sulle sue tracce c’era anche l’Inter: perché Djalò ha scelto la Juventus

Già, l’Inter sembrava in vantaggio nella corsa al difensore portoghese classe 2000. Ma alla fine è stata premiata la zampata di Giuntoli, che ha potuto contare sulla volontà del calciatore. “Ho capito che per me la Juventus sarebbe stata una grossa opportunità. Sono molto contento di essere qui, perché è una grande club, con una storia importante. Credo di aver fatto bene a firmare con la Juve” afferma Djalò.

Il punto sulle condizioni fisiche di Djalò dopo l’infortunio al crociato

Reduce da un brutto infortunio al legamento crociato che lo ha tenuto a lungo lontano dal rettangolo verde, l’ex Lille fa il punto sulle sue condizioni fisiche, rassicurando l’ambiente bianconero. “Mi sento bene col ginocchio, sono pronto. Se posso essere già convocare per la prossima gara di campionato? “Ho lavorato ieri e stamattina con la squadra. Dipende dall’allenatore, io sono tranquillissimo, sto bene”.

Dove può giocare, il paragone con Tomori e il suo modello di riferimento

Tiago Djalò non si pone certo problemi in merito alla sua posizione in campo. “Nella difesa a 3 posso giocare a destra, al centro e a sinistra”, praticamente ovunque voglia Allegri. Giunti, che lo allenò alla Primavera del Milan, lo ha paragonato a Tomori. “In realtà siamo un po’ differenti, ma rispetto ciò che ha detto. Il mio modello? Thuram. Perché gioco sia a destra che a sinistra, proprio come ha fatto lui quando era in campo”. Sugli obiettivi vola alto: “Vogliamo vincere e dobbiamo fare di tutto per riuscirci. Perché abbiamo le qualità per aggiudicarci lo scudetto”.

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