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Torino-Milan, moviola: un rigore fischiato e uno no, perché Vanoli si è infuriato

La prova dell’arbitro Sozza nell’anticipo di serie A analizzato ai raggi X dall’esperto Calvarese, il fischietto lombardo ha ammonito due giocatori

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Considerato fra i migliori prospetti emergenti dell’arbitraggio in Italia, Simone Sozza – scelto per Torino-Milan – dopo una stagione super tre anni fa è andato alternando prestazioni positive ad altre al di sotto del suo talento. Il 37enne fischietto cresciuto nella sezione di Seregno, paesino della Brianza in provincia di Monza, scelto per, gode di alta stima da parte del designatore Rocchi che ha dimostrato di considerarlo alla pari dei migliori della Can e finora in stagione ha fatto bene. Ha diretto otto sfide in Serie A e quattro in B, senza contare una partita della massima serie greca, tre di Europa League, una di Nations League (Serbia-Svizzera), due di qualificazione di Champions e una di qualificazione alla Conference League, ma come se l’è cavata l’arbitro lombardo ieri?

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I precedenti di Sozza con Torino e Milan

Un pari e tre sconfitte per i biancocelesti nei 4 precedenti con Sozza che aveva diretto 5 volte il Milan (anche in un derby) con i rossoneri 4 volte vittoriosi (con un pari).

L’arbitro ha ammonito due giocatori

Coadiuvato dagli assistenti Tolfo e Cipressa con Crezzini IV uomo, Paterna al Var e Fabbri all’Avar, l’arbitro ha ammonito Musah e Ricci.

Torino-Milan, i casi da moviola

Questi gli episodi dubbi della gara. Al 2′ confusione nell’area di rigore del Milan, con Maignan che si è scontrato con Sanabria subendo fallo. L’arbitro Sozza, però, ha lasciato momentaneamente correre fischiando solo dopo scatenando l’ira di Conceiçao. Al 15′ ammonito Musah per un fallo piuttosto dubbio su Vlasic. Al 26′ giallo per Ricci che ha fermato in maniera irregolare Pulisic al limite dell’area di rigore. Al 30′ braccio altissimo in area di Pedersen sul colpo di testa di Leao servito da Jimenez, è rigore ma Milinkovic Savic para il tiro dagli 11 metri di Pulisic, al primo errore in carriera dal dischetto.

Al 61′ tocco di braccio in area di un giocatore granata ma era attaccato al corpo, giusto non dare rigore. Al 72′ proteste vibranti del Torino che voleva un fallo da ultimo uomo di Jimenez a interrompere un contropiede. Vanoli scatenato in panchina. Il tecnico se la prende con l’arbitro. Lazaro graziato due volte dopo due interventi duri su Theo e Pavlovic. Dopo il recupero Torino-Milan finisce 2-1.

La sentenza di Calvarese

Sul rigore concesso ai rossoneri spiega tutto l’ex arbitro Calvarese che, sul suo sito, dice in merito a Torino-Milan: “Un caso che per certi versi può essere paragonato a quelli di Luperto, Thorsby o Darmian, con un braccio sopra le spalle, anche se tra tutti e quattro è “il più rigore” di tutti, per una serie di dettagli. Ricordiamo che un arto a quell’altezza è sempre punibile, per geometria; tra l’altro, il braccio è davvero altissimo rispetto all’altro, che risulta più basso nella stessa dinamica. Rigore corretto dunque, e non c’è fallo di Leao che mette sì una mano sulla schiena di Pedersen, ma in maniera regolamentare, non fallosa”.

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