Sesta tappa di Diamond League a Oslo certamente non indimenticabile per l’atletica azzurra. Male infatti l’atteso Filippo Tortu, lontano dal proprio primato stagionale e quinto nei 200 metri. Non andata meglio a Zaynab Dosso, ultima nei 100 metri femminili. Unica nota lieta il primano nazionale di Federico Riva nel miglio.
Flop Tortu nei 200 metri
Non brilla Filippo Tortu nella sesta tappa della Diamond League andata in scena a Oslo in Norvegia. Il velocista azzurro ha corso sotto le aspettative chiudendo al quinto posto nei 200 metri con il tempo di 20.53, lontano dal suo primato stagionale di 20.41 registrato a Doha qualche settimana fa.
Tortu ha pagato una partenza e un’impostazione di curva non certo impeccabili, non riuscendo poi a recuperare nel tratto del rettilineo. Gara comunque in cui nessuno ha brillato particolarmente, come suggerisce il 20.20 con cui ha trionfato il cubano davanti a Reynier Mena davanti allo svizzero Timothé Mumenthaler (20.27) e al canadese André De Grasse (20.33)..
Dosso, debutto deludente
Debutto stagionale non impeccabile per Zaynab Dosso nei 100 metri. La velocista azzurra dopo una buona partenza dai blocchi è calata molto negli ultimi 40 metri, chiudendo all’ultimo posto con il tempo di 11.26 (comunque suo miglior crono stagionale), distante dalla campionessa olimpica, la santaluciana Julian Alfred che ha vinto in 10.89 davanti a Ta Lou (11.00) e Nina Asher-Smith (11.08). Una prestazione che, trattandosi del debutto all’aperto di Dosso, non desta comunque troppe preoccupazioni per il futuro, avendo dato la sensazione di non essere ancora nella miglior forma possibile. Ma per gli eventi stagionali importanti c’certamente tempo.
Riva, primato italiano nel miglio
La notizia migliore di giornata per i colori azzurri arriva dal miglio maschile, dove Federico Riva ha chiuso al decimo posto, riuscendo comunque a stabilire il primato nazionale italiano nella specialità chiudendo in 3:49.72, un secondo e mezzo circa in più del vincitore portoghese Isaac Nader (3:48.25), che ha preceduto l’australiano Cameron Myers (3:48.87) e il neerlandese Stefan Nillessen (3:49.02)