Francesco Totti ha giocato per 11 anni con otto viti (e una placca di metallo) piantate nella caviglia. Il retroscena sull’ex capitano della Roma è stato raccontato dal professor Pier Paolo Mariani, celebre chirurgo ortopedico dei calciatori e direttore della clinica Villa Stuart.
Nel febbraio 2006, a pochi mesi dal Mondiale in Germania, Totti subì un gravissimo infortunio dopo uno scontro di gioco con Richard Vanigli durante una partita contro l’Empoli. Immediatamente operato, riuscì a recuperare in tempo per la rassegna iridata che poi vide gli Azzurri trionfare nella finale di Berlino, anche grazie al contributo dell’ex Pupone.
“Quando l’ho operato gli ho detto che dopo 7 mesi doveva tornare da me perché dovevo levargli le viti, ma lui non se l’è fatte togliere perché aveva paura – ha spiegato Mariani a ‘Il Tempo’ -. Non è una buona cosa avere quel pezzo di metallo in corpo. Con la placca non potrei fargli una risonanza alla caviglia, se dovesse riavere un piccolo trauma lì la presenza delle viti mi creerebbe dei problemi. Ma tanto ormai fa il dirigente…”.
Intanto in casa Roma il tecnico Eusebio Di Francesco ha chiuso definitivamente il caso Radja Nainggolan, escluso nell’ultimo turno dopo il video di Capodanno: “Non abbiamo ancora fatto il salto di qualità necessario per poter lottare per lo scudetto, ma non esiste nessun caso Nainggolan, sarà titolare contro l’Inter. Non abbiamo ancora fatto il salto di qualità per dimostrare di poter lottare per il titolo, siamo indietro e ora dobbiamo cercare di fare del nostro meglio per dare fastidio e migliorare la situazione in classifica. In questo periodo, abbiamo fatto male, prima invece ci siamo resi protagonisti di ottime cose, abbiamo una partita da recuperare e la voglia di tutti è di rimettersi in carreggiata il prima possibile”.
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