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Tour de France 14° tappa: Rodriguez si invola, Morzine è sua. Vingegaard doma Pogacar

Per lo sloveno giornata rivedibile: ha permesso allo spagnolo di rientrare in discesa e sfruttare a proprio favore il finale, andando a vincere la tappa e mettendo nel mirino il terzo posto di Hindley

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Gli attacchi vendono biglietti, le difese vincono i campionati. O come in questo caso, tengono la maglia gialla: Jonas Vingegaard ha saputo fare di necessità virtù, resistendo al solito attacco giornaliero di Tadej Pogacar e poi decidendo di passare al contrattacco, anticipandolo sul traguardo dell’ultimo GPM di giornata e prendendosi tre secondi di abbuono in più suo rivale, poi ridotti a un solo secondo in virtù del piazzamento finale ottenuto a Morzine.

Come è andata la tappa

La seconda tappa alpina serve soprattutto a corroborare le certezze del danese: resiliente sul Col de Joux Plain, è bravissimo a rientrare sullo sloveno, il cui vantaggio massimo ha toccato i 6 secondi. Pogi tatticamente ha vissuto una giornata rivedibile: non è riuscito a fare la differenza dopo essere scattato ai -3,7 km dalla vetta, poi si è fatto beffare al GPM e in discesa ha permesso a Carlos Rodriguez di rientrare, cosa che lo spagnolo ha sfruttato a proprio favore andando a vincere la tappa e mettendo nel mirino il terzo posto di Hindley, che ha chiuso ancora una volta staccato ed è scivolato al quarto posto per un secondo.

La tappa alla fine ha sorriso alla maglia gialla, nonostante l’ottimo lavoro dei Jumbo Visma ha rischiato di franare nel finale sull’attacco portato da Pogacar, in tandem con Adam Yates.

Per gli italiani altra giornata senza gloria: Ciccone ha provato ad andare in fuga, ma stavolta la fuga non è arrivata. Con quella di oggi fanno 78 tappe al Tour senza una vittoria di un italiano: è record negativo, e purtroppo destinato forse a salire.

Domani ultima tappa alpina: sulla carta sarà una replica di quando visto oggi, e chissà se l’equilibrio continuerà a farla da padrone.

Le pagelle di tappa (i migliori e i peggiori)

  • JONAS VINGEGAARD 9,5. La pazienza è la virtù dei forti e lui la conosce bene, da esperto pescatore qual è. All’ennesimo allungo di Pogacar risponde guardando il computerino e pensando solo ad andar su del suo passo. Alla fine ha avuto ragione lui, con la ciliegina sulla torta dello scatto per andare a prendere l’abbuono al GPM. Una giornata in meno e un secondo in più.
  • CARLOS RODRIGUEZ 9. Inventa un gran numero dopo ave resistito strenuamente sull’ultima salita, e grazie alla scelta attendista dei primi due rientra sulla testa, scatta in contropiede e fa festa. Aggancia Hindley e ora può davvero sognare il podio, con Pidcock che a questo punto farà il suo gioco.
  • FELIX GALL 8. Era un po’ che il giovanotto si faceva notare, e stavolta ha lasciato il segno in modo notevole. Come? Tenendo le ruote dei migliori fino a metà salita e approfittando del lavoro altrui per guadagnare posizioni in classifica, tanto che adesso si gode una favolosa top ten.
  • TADEJ POGACAR 5,5. Niente sufficienza stiracchiata dopo quella di ieri. Perché Pogi si fa trovare pronto quando deve scattare in faccia a Vingegaard, ma stavolta le gambe non rispondono a dovere. Quei tre secondi di abbuono persi al GPM pesano tanto, come la scelta di non provare a seguire Rodriguez. A Morzine limits i danni, ma è un’occasione persa.
  • TOM PIDCOCK 5. Ieri solo lodi, oggi solo dolori. Anche se in casa Ineos Granadiers si festeggia lo stesso grazie a Rodriguez, che allevia la delusione per l’uscita di scena del britannico, deragliato fuori dalla top ten. C’ha provato Pidcock a tenere il ritmo dei big, ma a metà dell’ultima salita non ha potuto far altro che staccarsi.
  • JAI HINDLEY 4,5. Stavolta l’assolo di Rodriguez gli costa il podio, seppur per un secondo, ma è un finale inevitabile pensando a quel che si era visto nelle ultime tappe. Resta con i migliori fino all’ultimo GPM, poi perde contatto e prova almeno a limitare i danni. Sarà durissima risalire su quel terzo gradino a Parigi.

La classifica generale dopo la 14esima tappa

  1. VINGEGAARD Jonas Jumbo-Visma 57:47:28
  2. POGAČAR Tadej UAE Team Emirates 0:10
  3. RODRÍGUEZ Carlos INEOS Grenadiers 4:43
  4. HINDLEY Jai BORA – hansgrohe 4:44
  5. YATES Adam UAE Team Emirates 5:20
  6. KUSS Sepp Jumbo-Visma 8:15
  7. YATES Simon Team Jayco AlUla 8:32
  8. BILBAO Pello Bahrain Victorious 8:51
  9. GALL Felix AG2R Citroën Team 12:26
  10. GAUDU David Groupama FDJ 12:56

La tappa di oggi

Le fatiche del Grand Colombier da un lato, la voglia di provare a mettere pressione sui rivali dall’altra.

Se il venerdì è stato un antipasto, con un’unica vera asperità posta nei 15 chilometri finali, la tappa che porta i corridori a Morzine è destinata a riscrivere molte delle posizioni di vertice del Tour. Si parte da Annemasse e si giunge a destinazione dopo 151,8 km.

Il racconto della 14° tappa del Tour de France 2023: il percorso

Non necessariamente quella legata alla maglia gialla, anche se tra abbuoni e imboscate per Vingegaard potrebbe rivelarsi complicato tenere il vessillo del primato in classifica: Pogacar e il Team UAE Emirates ieri hanno lavorato sodo, magari guadagnando poco all’arrivo ma dimostrando di voler fare sul serio.

Tappa non lunghissima (151 km) ma con ben 5 GPM, di cui solo il primo (Col de Saxel) di terza categoria. Poi tre ascese di prima categoria e soprattutto l’ultima, cioè il Col de Joux Plane, con la vetta posta a -12 dal traguardo (e per chi passa prima ci sono 8 secondi di abbuono), cui si arriverà in discesa a tutta velocità.

I favoriti della tappa di oggi

Sarà una corsa a due tra Vingegaard e Pogacar oppure potrà arrivare la fuga? Possibile anche la seconda opzione, specie se ci capiterà dentro qualche scalatore vecchia maniera (Giulio Ciccone, è la tua occasione).

Di sicuro però la lotta per le prime posizioni monopolizzerà gran parte delle attenzioni e promette spettacolo.

Fonte:

Tour de France 2023, Michal Kwiatkowski con una grande azione taglia il traguardo per primo al termine della 13esima tappa

La classifica dopo la 13sima tappa

Il Grand Colombier qualche sconquasso l’ha creato. Grand Colombier si avvicina ulteriormente alla maglia gialla, Jonas Vingegaard, ora distante solo 8”.

  1. Jonas Vingegaard(Jumbo Visma) 42h33’13”.
  2. Tadej Pogacar (Team UAE Emirates) +9”.
  3. Jay Hindley (Bora Hansgrohe) +2’51”.
  4. Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers) +4’48”.
  5. Adam Yates (Team UAE Emirates) +5’03”.
  6. Simon Yates (Team Jayco Alula) +5’04”.
  7. Pello Bilbao (Bahrain Victorius) + 5’25”.
  8. Tom Pidcock (Ineos Granadiers) +5’35”.
  9. David Gaudu (Groupama FDJ) +6’52”.
  10. Sepp Kuss (Jumbo Visma) +7’11”.

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