Udinese e Lazio non svoltano. Nel ricordo della sfidfa-spettacolo dell’andata (4-4 all’Olimpico meno di due mesi fa) alla “Dacia Arena” termina 1-1 il posticipo della domenica sera della 26ª giornata, risultato che scontenta entrambe nella corsa ai rispettivi obiettivi.
I friulani mancano la seconda vittoria interna consecutiva e non riescono a reagire dopo il tracollo di Verona, salendo a 25 punti, ma restando pericolosamente vicini alla zona retrocessione, distante solo quattro lunghezze.
La Lazio invece fallisce l’appuntamento con la terza vittoria consecutiva che avrebbe permesso alla squadra di Sarri di irrompere in zona Champions League: i biancocelesti restano al 6° posto con 43 punti, portandosi a -1 dall’Atalanta, ma rimanendo a -3 dalla Juventus.
Alla fine comunque il bicchiere è mezzo pieno soprattutto per gli ospiti, che erano andati sotto dopo appena cinque minuti per un gol di Gerard Deulofeu, autore di un gran destro dall’interno dell’area su invito di testa di Perez.
Makengo fallisce il raddoppio da pochi passi e la Lazio, che ha perso presto Pedro per infortunio, sostituito da Jovane Cabral, al debutto in A, ringrazia, crescendo trascinata dalle giocate di Felipe Anderson e Milinkovic-Savic, ma il capoverdiano fa rimpiangere l’assente Immobile. Allo scadere arriva comunque l’1-1, firmato da Felipe Anderson di testa su punizione calciata dal solito Zaccagni.
Le squadre hanno provato a superaresi anche nel secondo tempo, ma senza effetti: Zaccagni il più ispirato nella Lazio, mentre Strakosha si è dovuto opporre a Becao e Makengo, venendo svalto dalla traversa al 93’ su gran tiro di Molina.