Le accuse mosse dalla Procura FIGC nei confronti di Alfredo Trentalange, in merito al caso Rosario D’Onofrio, sono pesanti. Il presidente dell’associazione italiana arbitri ha deciso di reagire con un pool di avvocati importanti.
- Le accuse della Procura FIGC nei confronti di Trentalange
- Trentalange non ci sta e reagisce con il figlio di Mattarella
- Il figlio di Mattarella ha trascorsi in diritto sportivo
Le accuse della Procura FIGC nei confronti di Trentalange
Lo scorso 10 novembre, l’ex procuratore capo dell’Aia Rosario D’Onofrio è stato arrestato per traffico di droga internazionale. Sotto accusa ci è finito anche Alfredo Trentalange. I capi d’imputazione sono ormai noti.
Pesantissime le accuse nei suoi confronti da parte della Procura FIGC guidata da Giuseppe Chinè: “…avere omesso di assumere qualsiasi iniziativa, anche la più minimale (…) volta ad accertare i reali requisiti professionali e di moralità del sig. Rosario D’Onofrio prima della proposta, fatta dallo stesso Trentalange, e conseguente nomina da parte del Comitato Nazionale Aia (marzo 2021), a Procuratore arbitrale dell’Aia”, si legge nel resoconto dell’istruttoria finale.
Trentalange non ci sta e reagisce con il figlio di Mattarella
Alfredo Trentalange ha deciso di reagire prontamente, affidandosi ad un pool di avvocati di prim’ordine. Nel collegio difensivo scelto dall’attuale presidente dell’Aia c’è anche Bernardo Giorgio Mattarella, figlio del Presidente della Repubblica.
Ma non finisce qui. Presenti anche Paolo Galinelli, coinvolto nel processo di Calciopoli, e Avilio Presutti, noto per avver assistito il patron della Lazio Claudio Lotito nella cessione della Salernitana.
Il figlio di Mattarella ha trascorsi in diritto sportivo
Laureato in Giurisprudenza a Palermo, Bernardo Giorgio Mattarella non è alla sua “prima” in ambito di diritto sportivo. E’ stato parte integrante del contenzioso riguardo l’indice di liquidità collegato all’ammissibilità ai campionati per conto della Lega di Serie A e, in passato, si è occupato anche della vicenda Chievo nella nota querelle legata all’esclusione del club.
Ora si rimetterà in gioco per provare a difendere Alfredo Trentalange dalle pesantissime accuse mosse nei suo confronti da parte della Procura FIGC. Nei prossimi giorni sono attesi sviluppi.