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Udinese-Juve, Allegri post partita: "Due cose da migliorare". Chiesa, esultanza polemica: la spiegazione

Juve ok al debutto, Allegri analizza la netta vittoria con l'Udinese: "Due cose non mi sono piaciute nel secondo tempo. Chiesa? È un attaccante, per me farà 16 gol"

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

La Juventus asfalta l’Udinese 3-0 alla Dacia Arena grazie a un primo tempo perfetto. Inizia nel migliore dei modi il campionato dei bianconeri, trascinati dal nuovo tandem d’attacco formato da Chiesa e Vlahovic. Sul ruolo di Chiesa Massimiliano Allegri ha le idee molto chiare: “Per me è un attaccante, da esterno si isola troppo”.

Udinese-Juventus 0-3: l’analisi di Allegri e due aspetti da migliorare

Non può non essere contento della prestazione dei suoi, il tecnico della Juve. Che, però, sottolinea due aspetti su cui la squadra deve migliorare: “Guardando il secondo tempo, va migliorata la gestione della palla e bisogna cambiare il modo di difendere, anche se si vince 3-0. Perché basta subire un gol e poi tutto si complica”.

Allegri sulla posizione in campo di Chiesa e i complimenti a Cambiaso

“Secondo me Chiesa è un attaccante. Da esterno si isola troppo e diventa solo un calciatore di partenza. Ha giocato molto bene vicino a Vlahovic, ma deve migliorare in fase di non possesso”. Quindi Allegri azzarda una previsione: “Riuscirà a fare 14-16 gol”. Tanti elogi anche a Cambiaso: “È molto bravo e intelligente, quando Chiesa si allarga capisce che è il momento di trasformarsi in interno”. Sul mancato inserimento di Kostic spiega che il mercato non c’entra: “Ho preferito inserire Iling perché gioca più dentro al campo, mentre Kostic è più lineare”.

L’allenatore della Juve torna sulla mancata partecipazione alla Champions

Per l’ennesima volta Allegri ribadisce che “essendo arrivati terzi, avremmo avuto il diritto di giocare in Champions League. Non lo nego: ci mancherà. L’obiettivo è tornare ad affrontare le squadre più forti d’Europa. Dobbiamo vivere questa mancanza come un’opportunità”.

Chiesa, il gol e la spiegazione della sua esultanza

Gli sono bastati due minuti per sbloccare il match. Subito decisivo, Federico. In forma smagliante. Il gol è stato vissuto come una liberazione, una rinascita. Con un’esultanza rabbiosa che qualcuno ha ipotizzato potesse essere polemica. “No, nulla di polemico – ha spiegato Chiesa ai microfoni di Dazn -. Volevo fare la scivolata, perché era da un po’ che non la facevo. Scherzavo con la panchina”. Sugli obiettivi della Juve ha aggiunto: “Come ha detto il mister il nostro obiettivo è la Champions, poi vedremo”.

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