L’unico tiro in porta del match basta e avanza al Napoli per passare all’Olympiastadion di Berlino. Gli azzurri iniziano a intravedere gli ottavi di Champions, volando a quota sei in classifica e distanziando di tre lunghezze il Braga, battuto in casa dal Real. Uno a zero sull’Union, giunta al nono ko consecutivo. Di Raspadori il gol che decide una partita brutta e dominata dalla tensione, condita da tanti errori da ambo le parte.
- Union Berlino-Napoli, la chiave della partita
- Cosa ha funzionato nel Napoli
- Cosa non ha funzionato tra gli azzurri
- Le pagelle del Napoli
- Top e flop Union Berlino
- Union Berlino-Napoli, tabellino
Union Berlino-Napoli, la chiave della partita
Garcia sceglie gli stessi undici di Verona, confermando Cajuste in mediana e Raspadori al centro dell’attacco. Fischer invece attua una mezza rivoluzione, tenendo fuori tutti i big e varando un’Union operaia. Il 3-5-2 con Trimmel e Gosens sugli esterni garantisce densità in difesa e in mediana ai berlinesi, che appena possono lanciano in profondità i veloci Becker e Fofana, contro i quali Natan e Rrahmani soffrono un po’.
In fase di costruzione il Napoli semplicemente non c’è. Lobotka e Zielinski sono marcatissimi, Cajuste è cercato spesso ma non sembra a suo agio sul campo bagnato. Di palloni a Kvara e a Politano ne arrivano pochi, a Raspadori ancora meno. È quasi un lusso per la squadra di Garcia arrivare all’intervallo sullo 0-0, visti i rischi corsi nel finale: Meret efficace sul tiro di Fofana, fuori misura una conclusione dal limite di Khedira.
Rivivi le emozioni di Union Berlino-Napoli
Dopo l’intervallo Garcia lancia Elmas al posto di Cajuste e il Napoli prova ad alzare un po’ il baricentro e soprattutto a stazionare con maggior continuità nella metà campo dell’Union. Obiettivo che riesce solo in parte. Funziona però il pressing alto, che mette in difficoltà i legnosi difensori tedeschi. Da un errore di Knoche si chiude il “triangolo” con Kvara che supera Trimmel e offre a Raspadori il comodo pallone dell’improvviso vantaggio.
È il minuto 65 e Garcia, che stava per inserire Simeone al posto di Jack, manda in campo 5′ dopo l’argentino e Olivera, tentando di congelare il possesso del pallone. Fischer sostituisce Fofana, tra i più attivi, e fa tre cambi in un colpo solo. Poi lancia pure Volland, uno dei big esclusi a inizio gara. I tedeschi passano alla difesa a quattro, spingono confusamente e in massa. Il Napoli si schiaccia, senza riuscire a sfruttare gli spazi in contropiede. Knoche sfiora il pari di testa, ma è l’unico vero rischio per Meret. Vince il Napoli ed è l’unica cosa che conta.
Cosa ha funzionato nel Napoli
Dopo i segnali di risveglio di Verona, Meret ha confermato di aver superato la fase no. Un paio di buoni interventi, soprattutto nella prima parte di gara, a dare tranquillità al reparto difensivo. Per il resto, tanta generosità dai vari Di Lorenzo, Politano e Mario Rui, seppur ingabbiati nella ragnatela predisposta da Fischer. Al solito letali Kvara e Raspadori, nell’unico vero lampo della loro gara.
Cosa non ha funzionato tra gli azzurri
Per tutto il primo tempo il Napoli ha cercato invano spazi per manovrare, non riuscendo a innescare gli esterni del tridente d’attacco con la dovuta efficacia. Isolato Raspadori in avanti, sterili i cross, inviti a nozze per i lungagnoni della difesa tedesca. Poco è cambiato nella ripresa, almeno fino al gol.
Le pagelle del Napoli
- Meret 6,5 – Reattivo sulle rare sortite offensive dei tedeschi, ci mette una pezza in alcune circostanze.
- Di Lorenzo 6 – Il capitano è uno di quelli che lottano su ogni pallone; non sempre precisissimo, ma costantemente sul pezzo.
- Rrahmani 6 – Soffre un po’ la velocità di Becker, riesce a contenerlo con l’esperienza e un pizzico di mestiere.
- Natan 6,5 – Essenziale, senza fronzoli, non rinuncia a scagliare la palla in tribuna quando occorre e il suo urlo nel finale rischia di diventare cult.
- Mario Rui 6 – Tanto lavoro per lui in entrambe le fasi, anche se si fa apprezzare di più in quella difensiva.
- Cajuste 5,5 – Passi indietro rispetto all’ottima prova di Verona: pasticcia sul campo bagnato, perde tanti palloni e chiude la sua gara dopo un tempo.
- Lobotka 6 – Ha una gabbia attorno, da cui riesce a sbucar fuori solo con passaggi all’indietro.
- Zielinski 5,5 – Non riesce ad accendersi durante la partita: troppi errori di misura e pochi lampi.
- Politano 6 – Tra i più propositivi, in qualche circostanza potrebbe tirare ma pecca d’altruismo.
- Raspadori 6,5 – Tocca pochissimi palloni e si ritrova isolato contro i giganti della difesa dell’Union, ma quando serve si fa trovare pronto.
- Kvaratshkelia 6,5 – I compagni lo lanciano poco e male in velocità, deve inventarsi giocate da fermo e una gli riesce al 65′: assist per Jack.
- Elmas 6 – Più presente rispetto a Cajuste, riesce a guadagnare anche un paio di punizioni dal limite.
- Olivera 6 – Fa a sportellate nel concitato finale, presidiando con efficacia la fascia sinistra.
- Simeone 6 – Prende il posto di Raspadori facendo il difensore aggiunto sulle palle alte.
- Lindstrom SV
- Ostigard SV
- All. Garcia 6 – Il Napoli soffre e vince con l’unico tiro in porta, ma in questo momento va bene così.
Top e flop Union Berlino
Il top
- Haberer – Tanta sostanza in mezzo al campo e un gol, annullato però per precedente fuorigioco.
Il flop
- Knoche – Imbarazzante l’errore che spiana la strada al vantaggio azzurro:
Union Berlino-Napoli, tabellino
Union Berlino-Napoli 0-1
Union Berlino (3-5-2): Ronnow; Doekhi (35′ st Tousart), Knoche, Leite; Trimmel, Haberer (35′ st Volland), Khedira (25′ st Kral), Aaronson (25′ st Laidouni), Gosens; Becker, Fofana (25′ st Behrens). All. Fischer
Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrhamani, Natan, Mario Rui (25′ st Olivera); Cajuste (1′ st Elmas), Lobotka, Zielinski; Politano (36′ st Lindstrom), Raspadori (25′ st Simeone), Kvaratshkelia. All. Garcia
Arbitro: Peljto (Bosnia)
Rete: 20′ st Raspadori
Note: ammoniti Trimmel, Rrahmani, Gosens, Haberer, Knoche. Angoli 3-2. Recupero: 1′ pt, 5′ st. Spettatori 73mila circa.
E ora per gli azzurri sarà di nuovo tempo di campionato: domenica supersfida al Maradona contro il Milan di Pioli.