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US Open, Tsitsipas-Badosa nel doppio misto: il nuovo format attrae le coppie glamour a discapito degli specialisti

Arrivano i primi responsi positivi alla nuova formula del doppio misto "tutto in 48 ore" pensata dagli organizzatori degli US Open: Tsitsipas-Badosa sono già al lavoro

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Le bordate di Opelka non se l’è filate (quasi) nessuno: lunga vita al doppio, meglio ancora se misto, perché il trend che potrebbe fare scuola nei mesi a venire arriva direttamente da Flushing Meadows e promette di essere rivoluzionario come pochi. Anche perché gli organizzatori degli US Open sono pronti a ricoprire d’oro coloro che per meriti “e per loro volontà” (leggi alla voce wild card) vorranno andare a comporre il tabellone delle 16 coppie che si giocheranno il torneo misto di doppio, da disputare seguendo anche una formula innovativa e (questo va detto) non accettata dai puristi. Qualcosa però che potrebbe fare giurisprudenza.

Tsitsipas e Badosa non vedono l’ora: “Lo stiamo pianificando”

Non sorprende come l’ultima coppia eccellente in ordine di tempo ad aver dato il proprio placet alla proposta è quella composta da Stefanos Tsitsipas e Paula Badosa. Che coppia lo sono nella vita di tutti i giorni, da un paio d’anni almeno la più glamour e chiacchierata del circuito professionistico.

Va da sé che gli organizzatori di Flushing Meadows hanno deciso di varare una formula che non ha mancato di far discutere: partite “small” al meglio dei tre set, ma dove vince chi arriva prima a 4 game e soprattutto dove non sono previsti i vantaggi (in pratica, sul 40 pari, vince il game chi fa il punto successivo), con il terzo set nel quale è previsto il supertiebreak al 10. Tutti incontri si disputeranno prima del via del torneo vero e proprio di singolare e doppio: verranno trasmessi in prima serata durante la Fan Week, cioè la settimana dedicata ai tifosi, con l’incentivo di un montepremi da un milione di dollari complessivo che finirà per far gola a tanti.

E proprio la formula decisamente più “fresca” e accattivante ha convinto la coppia Tsitsipas-Badosa a dare la propria disponibilità a prendere parte al torneo: “Stiamo pianificando la cosa, e chiaramente Paula è l’unica partner con la quale mi vedrei in campo in un simile contesto. È sempre la mia prima scelta e non mi vedrei con nessun’altra giocatrice al mio fianco, per cui so già che sarebbe bellissimo”, ha spiegato il greco.

Sabalenka un po’ “si tradisce”: “Un’esibizione divertente…”

Tra i vari tennisti che hanno detto di voler essere disponibili a raccogliere l’invito a prendere parte al torneo di doppio misto ci sono gli americani Taylor Fritz e Jessica Pegula, ma anche la britannica Katie Boulter e l’australiano Alex de Minaur, che come Tsitsipas e Badosa fanno coppia fissa nella vita di tutti i giorni.

Persino Aryna Sabalenka ha dichiarato di essere interessata a prendere seriamente la cosa, “perché si giocherebbe in un lasso di tempo limitato di due giorni prima del torneo vero e proprio e si tratterebbe di una sorta di esibizione, però divertente e con bei premi in palio”. Anche se proprio quest’ultima frase della bielorussa qualche dubbio lo fa sollevare sulla reale “percezione” che la proposta ha avuto nei giocatori: un semplice torneo “da baraccone” o un torneo degno di tal nome?

I “puristi” non ci stanno: anche Errani e Vavassori contrari

I doppisti, quelli che si allenano mesi e mesi soltanto per farsi trovare pronti nei principali appuntamenti dell’anno (il doppio misto si gioca soltanto nei tornei dello slam e alle olimpiadi, e in casi eccezionali in alcuni tornei del circuito Masters 1000), si sono sentiti presi un po’ per i fondelli dalla nuova formula.

Sara Errani e Andrea Vavassori, vincitori lo scorso anno del doppio misto a Flushing Meadows, hanno spiegato che a loro modo di vedere questa formula “non tiene conto del lavoro e dell’impegno di chi si sente uno specialista del doppio, ma che è solo una formula per fare audience e richiamare pubblico nei giorni che precedono l’inizio vero e proprio dello slam”.

In pratica, lamentano il fatto che il doppio misto venga spogliato della sua essenza più profonda solo per motivi di visibilità e attrazione agli occhi del pubblico. Chiaro però che se tanti big decidono di sposare la causa, per i “puristi” del doppio le cose rischiano di mettersi maluccio. Anche se magari poi gli specialisti trionferanno lo stesso (le prime 8 coppie partecipanti verranno determinate dal ranking stagionale), e a quel punto si porterebbero a casa somme molto più remunerative.

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