Dopo le sconfitte con Inter e Udinese, la Juventus non va oltre il 2-2 a casa dell’Hellas Verona e manca il successo per la quarta gara consecutiva, mettendo a serio rischio il secondo posto in classifica. L’Inter ormai sembra definitivamente scappata, il Milan potrebbe mettere la freccia già domani sera. Al Bentegodi, i padroni di casa giocano una gara importante, pagando due errori macroscopici.
- Verona-Juventus, la chiave della partita
- Juventus, che cosa non ha funzionato
- Juventus, che cosa ha funzionato
- Le pagelle della Juventus
- Top e flop Verona
- Verona-Juventus: il tabellino del match
Verona-Juventus, la chiave della partita
L’aggressività della squadra di Baroni sorprende i bianconeri fin dai primi minuti. Il Verona gioca a viso aperto, concedendo spazio, ma difendendo con attenzione. La Juve accetta il confronto e si adatta, scoprendo però fin troppo il fianco agli strappi dei padroni di casa. Folorunsho giganteggia e, all’11’, trova il vantaggio con una splendida girata al volo che incrocia la sfera sotto il sette e fulmina un incolpevole Szczesny sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Poco prima della mezz’ora, Vlahovic fa 13 gol in campionato superando Montipò dal dischetto dopo il tocco con il braccio in area di Tchatchoua sul diagonale di Kostic.
Rivivi tutte le emozioni della gara del Bentegodi
A inizio ripresa, la gara non cambia, con l’Hellas a mettere pressione su ogni pallone e la Juve in affanno. La conseguenza è una gara che vive ancora di folate e che, al 7′, vede i padroni di casa tornare avanti. Il gol è il primo in Serie A di Noslin, che beffa Szczesny sfruttando l’apertura di Folorunsho sulla grande giocata di Suslov per infilare la sfera sotto le gambe del portiere bianconero. Il 2-1 regge una manciata di secondi. Ci pensa Rabiot, premiato nel movimento centrale da Locatelli sul disimpegno errato di Cabal. Nel finale, Chiesa ha le occasioni per il terzo gol bianconero, ma spara prima alle stelle, poi, nel recupero è Montipò a dire di no con un grande intervento con i piedi e blinda il 2-2.
Juventus, che cosa non ha funzionato
Ennesima gara senza clean sheet per la Juventus, che soffre la pressione feroce dell’Hellas e incassa due reti che evidenziano ancora una volta la fragilità difensiva. E, viste le ultime uscite, l’assenza di Bremer per squalifica regge come attenuante solo fino a un certo punto.
Juventus, che cosa ha funzionato
Dalla serata del Bentegodi, la squadra di Allegri si porta un punto strappato con il cinismo e la capacità di sfruttare ogni minimo errore degli avversari. Bene il ritorno al gol dal dischetto di Vlahovic, che si toglie un peso. Ma resta una magra consolazione, in un periodo di crisi che, di fatto, taglia fuori la Vecchia Signora dalla corsa Scudetto. Domenica prossima, con il Frosinone nel lunch match l’occasione da non sbagliare per blindare il posto Champions… il vantaggio sulle inseguitrici resta ampio, ma occorre riprendere a correre.
Le pagelle della Juventus
- Szczesny 5,5: La perla di Folorunsho è imparabile. Noslin lo sorprende sotto le gambe sul suo palo e, in quel caso, avrebbe potuto fare meglio.
- Danilo 5,5: Diagonale eccessivamente affrettata su Suslov in occasione del raddoppio veronese, da lì si apre la prateria che Noslin sfrutta per insaccare il momentaneo 2-1.
- Gatti 5: Prestazione timida e con qualche imprecisione di troppo per l’ex Frosinone, che non prende quasi mai la decisione migliore e con il passare dei minuti vede crescere il nervosismo e abbassarsi il suo voto. Inevitabile il cambio a inizio ripresa. (Dal 56′ Alex Sandro 6: Fa il suo… difficile fare peggio del Gatti di questa sera)
- Rugani 6: Chiamato a sostituire un insostituibile come Bremer, non sfigura difendendo con diligenza e interventi puliti.
- Cambiaso 5,5: Parte con buon piglio, esce un po’ dal gioco man mano che il match avanza. (Dall’80’ Weah sv)
- McKennie 6: Costantemente raddoppiato, fatica a dare seguito alle proprie giocate sull’esterno di sinistra.
- Locatelli 6: Nella gara complicata per il centrocampo bianconero, l’azzurro non brilla particolarmente, guadagnandosi la sufficienza grazie alla lucidità con cui sfrutta l’errore di Cabal per servire a Rabiot la palla del 2-2.
- Rabiot 6: Dopo una prima frazione complicata, il francese piazza la zampata che permette ai bianconeri di trovare il 2-2.
- Kostic 6,5: Piccolo passo in avanti rispetto alle ultime uscite incolore, Tchatchoua dà “letteralmente” una mano, ma il serbo ha comunque il merito di provarci. (Dal 56′ Chiesa 6: Ingresso con voglia, spara alle stelle una buona occasione dall’interno dell’area. Si inchina a Montipò).
- Vlahovic 6,5: Si prende la responsabilità di calciare il rigore dell’1-1, non lascia scampo a Montipò e si toglie un bel peso dopo i due errori dal dischetto. (Dall’82’ Milik sv)
- Yildiz 5: Qualcosa di buono lo fa vedere, veramente poco, però. Per il resto, infatti, alleggia troppo spesso spaesato sulla trequarti offensiva bianconera per provare a non dare punti di riferimento agli scaligeri. Finisce per non darne nemmeno ai suoi. (Dal 65′ Alcaraz 6,5: Deve ancora entrare al meglio nei meccanismi dello scacchiere bianconero, ma l’intesa con Chiesa per poco non porta al punto del 2-3).
Top e flop Verona
- Folorunsho 7,5: Partita maiuscola per il centrocampista di proprietà del Napoli, che in avvio spacca in due il match con i suoi strappi e, soprattutto, con la meravigliosa conclusione al volo che sorprende Szczesny. Nella ripresa, spalanca la porta al raddoppio di Noslin.
- Dawidowicz 6,5: Prova imperiosa per il centrale polacco, che concede pochissimo agli avanti bianconeri.
- Noslin 6,5: Trova il suo primo gol con la maglia veronese. Il giusto premio per una prova di corsa, coraggio e voglia di lasciare il segno.
- Suslov 6,5: Prova di qualità e sostanza, l’ennesima per il giovane slovacco. La sensazione è che la salvezza dell’Hellas dovrà necessariamente passare dalle sue giocate.
- Tchatchoua 5,5: Il braccio colpevolmente largo che regala il rigore dell’1-1 bianconero, macchia una gara comunque positiva.
Verona-Juventus: il tabellino del match
Hellas Verona-Juventus 2-2
Hellas Verona (4-2-3-1): Montipò, Tchatchoua, Magnani, Dawidowicz, Cabal; Duda, Dani Silva; Folorunsho (74′ Belahyane), Suslov, Lazovic (74′ Vinagre); Noslin (65′ Swiderski). A disp.: Chiesa, Perilli, Tavsan, Henry, Mitrovic, Centonze, Charlys, Coppola, Bonazzoli. All.: Marco Baroni
Juventus (3-5-2): Szczęsny, Danilo, Gatti (56′ Alex Sandro), Rugani; Cambiaso (82′ Weah), McKennie, Locatelli, Rabiot, Kostic (56′ Chiesa); Vlahovic (82′ Milik), Yildiz (65′ Alcaraz). A disp.: Pinsoglio, Scaglia, Milik, Iling-Junior, Miretti, Djaló, Nicolussi Caviglia, Nonge Boende. All.: Massimiliano Allegri
Marcatori: 11′ Folorunsho (V), 28′ (rig.) Vlahovic (J), 52′ Noslin (V), 55′ Rabiot (J)
Arbitro: Di Bello di Brindisi