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Volandri, Sinner e il no alle Olimpiadi: l'intoppo dopo Wimbledon, il torneo saltato e la chiamata di Vagnozzi

Il capitano dell'Italia di Davis e i retroscena sul forfait di Jannik: tutto era pronto per il suo arrivo, Volandri e Sinner non si sono sentiti dopo l'annuncio.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

L’assenza di Jannik Sinner al torneo olimpico di tennis a Parigi è stata un fulmine a ciel sereno, un colpo durissimo per Filippo Volandri. Una vera e propria mazzata per il capitano della Nazionale azzurra di Davis, che non si aspettava di dover rinunciare alle Olimpiadi proprio al suo giocatore migliore. Era tutto pronto per l’arrivo di Jannik, nessuno si aspettava che potesse annunciare il ritiro prima del torneo. Lo ha confidato Volandi nel corso della conferenza stampa parigina precedente al via ufficiale dei Giochi.

Il retroscena: “Non ho parlato con Sinner, ma con Vagnozzi”

La notizia del forfait di Sinner a Volandri non l’ha comunicata Jannik ma il suo allenatore, Simone Vagnozzi: “Alle 7 del mattino di ieri ho ricevuto la chiamata di Vagnozzi che mi diceva che Sinner proprio non ce l’avrebbe fatta”, ha spiegato il tecnico dell’Italia di Davis. “Dispiace tanto, soprattutto per lu. Non abbiamo parlato, ma l’avvicinamento alle Olimpiadi era stato programmato correttamente. Senza il numero 1 al mondo, ovviamente gli equilibri sono cambiati. Come capo delegazione e team leader qui chiunque vorrebbe avere il numero 1 del mondo in squadra”.

Volandri ammette: “Dopo Wimbledon è capitato un intoppo”

Enorme la sorpresa e altrettanto grande il dispiacere confessato da coach Volandri per il ritiro di Sinner. “Per il ragazzo dispiace, perché aveva pianificato questa Olimpiade”, ha aggiunto il coach. “Se poteva essere gestita meglio dopo Wimbledon? Se capita l’intoppo cerchi di gestire l’intoppo e cerchi di fare il massimo. La stagione è lunga e sai che qualcosa puoi togliere, lui non voleva togliere l’Olimpiade. Dopo Wimbledon avrebbe potuto giocare un torneo su terra, poi non lo ha potuto fare, ma aveva pianificato una settimana di allenamento su terra“.

La certezza del capitano: “Italia da medaglia anche senza Sinner”

E ora, quali sono le aspettative dell’Italia del tennis per l’Olimpiade? Per Volandri l’obiettivo medaglie rimane alla portata degli Azzurri: “Anche senza Jannik sarà comunque l’Olimpiade dell’Italia, siamo qui con una squadra forte per riportare una medaglia nel nostro Paese. Certo, chiunque vorrebbe avere in squadra il numero 1 al mondo, ma sono abituato a fare con quello che ho a disposizione. Sinner sposta gli equilibri, lui poi è un portatore sano di professionalità e cultura del lavoro. Perdiamo tutti il numero 1 al mondo ma ci sono altri giocatori, come Musetti, che ha fatto la semifinale di Wimbledon. I ragazzi sanno che qui non giocano per loro stessi ma c’è una bandiera sulle spalle, come in Davis”.

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