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Volley femminile, primo giorno di lavoro per Lavarini al Vero Volley. Aspettando Egonu e le altre olimpioniche

Primo giorno di lavoro per il neo tecnico di Milano, che attende il ritorno delle azzurre di Parigi ben sapendo di dover alzare l'asticella: "Abbiamo grandi ambizioni"

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Mezza squadra è ancora in vacanza, ma la stagione del Vero Volley non può attendere. E nemmeno quella di Stefano Lavarini, consapevole di essersi seduto su una delle panchine più “calde” di tutto il panorama del volley femminile nazionale. Perché al successore di Marco Gaspari il Consorzio chiede sostanzialmente una cosa: di porre un freno al dominio di Conegliano, che praticamente da 5 stagioni detta legge come se non ci fosse un domani. Un proposito che sembrava sul punto di essere realizzato con l’arrivo di Paola Egonu, la cui prima stagione però non ha dato tutte le risposte desiderate.

A caccia di… Pantere: l’obiettivo del Vero Volley

Milano in realtà il suo l’ha fatto, ma gli è sempre mancato un pezzo. Ha conseguito tre finali (Supercoppa, Coppa Italia e Champions), perdendole sistematicamente contro le Pantere di Daniele Santarelli. E quando hanno provato a spingersi un po’ più in là sono rimaste impigliate nella semifinale dei play-off scudetto, persa contro Scandicci.

Una delusione che di fatto ha portato alla fine dell’avventura di Gaspari e alla chiamata di Lavarini, tecnico di provata esperienza in campo nazionale e internazionale, reduce dal sesto posto conquistato con la Polonia all’ultimo torneo olimpico e soprattutto dal titolo di campione di Turchia conquistato lo scorso anno con il Fenerbahce di Melissa Vargas.

Aspettando le big, Lavarini comincia ad ambientarsi

Da Vargas a Egonu, insomma, il passo è stato relativamente breve. Anche se Lavarini dovrà attendere prima di poter cominciare a lavorare con l’opposto di Cittadella, attualmente in vacanza in Madagascar (e anche le altre reduci dalle fatiche dei giochi olimpici si stanno godendo un po’ di meritato riposo: Alessia Orro, Anna Danesi e Myriam Sylla quando torneranno avranno un bel sorriso a 32 denti stampato in viso). “Però sono felice di poter già cominciare a lavorare con le 10 ragazze che ho a disposizione”, spiega il tecnico di Milano.

“Per me è un’avventura completamente nuova, ma che parte con grandissime motivazioni, calato in un contesto certamente importante. Queste prime sedute serviranno per imparare a conoscerci e soprattutto per mettere tanto lavori fisico e tecnico nelle gambe e nella testa. Sarà un percorso graduale che dovrà poi portarci ad essere pronte quando cominceranno le partite che contano, e anche se ora sembrano lontane il tempo passerà in fretta”.

La promessa: “Lottare su tutti i fronti, da subito”

Lavarini sa che al Vero Volley non avrà molta libertà di sbagliare. Le pressioni (anche mediatiche) non mancheranno: il Consorzio ha puntato tanto sulla crescita del settore femminile, ma dopo una stagione trascorsa a vedere la solita Conegliano alzare trofei, adesso sente che è giunta l’ora di cominciare a raccogliere i frutti del lavoro fatto (anche a livello di spesa).

“Ho già detto che le motivazioni non mancheranno. È bello soprattutto sapere che si potrà competere su più fronti: oltre a Supercoppa, Coppa Italia e scudetto ci giocheremo le nostre carte anche in Champions League e nel Mondiale per Club, che resta una vetrina importante per tutto il movimento.

Sarà importante trovare da subito una buona intesa e una continuità tale da consentirci di partire col piede giusto. Avremo tanti impegni cui far fronte, quindi ciò significa che non ci saranno pause o momenti per riprendere fiato. Intanto sarà fondamentale costruire un buono spirito per poter tener fede alle ambizioni e cercare di dire la nostra su tutti i fronti”.

Che Milano sarà? Danesi è l’aggiunta di valore

Lavarini non ha mai vinto lo scudetto, e forse questo sarà il vero grande obiettivo stagionale suo e del Vero Volley. Che proverà a dare fondo a tutte le sue risorse potendo contare su un roster che è andato aumentando di peso e di sostanza: l’arrivo di Danesi è forse il più importante e va a inglobarsi su un’ossatura che resterà abbastanza simile a quella dell’anno passato, anche se manca forse ancora una pedina nella slot di libero (è arrivata la francese Gelin al posto di Brenda Castillo, tornata a Scandicci).

Chiaro però che tutti i riflettori saranno puntati ancora una volta su Paola Egonu, che dopo una stagione nella quale non è riuscita a incidere quando contava di più è pronta a soffiare ancora sul sacro fuoco acceso a Parigi. Perché quell’oro olimpico può aver rappresentato davvero un punto di non ritorno: dopo aver infranto il tabù della prima medaglia olimpica al femminile, adesso potrebbe davvero ambire a buttare giù dalla torre Conegliano. Un motivo sufficiente per pensare di godersi da subito lo spettacolo.

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