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Wimbledon, Djokovic vola a Londra a caccia del miracolo: il precedente Fritz e la gaffe di Lacoste

Il campione serbo farà di tutto per essere presente torneo inglese e lunedì sarà a Londra ma non ha ancora sciolto i dubbi. Clamorosa gaffe della Lacoste che sbaglia il suo numero di slam

Pubblicato:

Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Novak Djokovic farà di tutto per essere in campo a Wimbledon. Il campione serbo ha infatti deciso di provare a fare quello che sembra un vero e proprio miracolo per essere presente allo slam inglese. Lunedì sarà a Londra e comincerà a testare la sua condizione, al momento non c’è ancora la certezza né in un senso né nell’altro ma l’ottimismo sembra crescere.

Djokovic a caccia di un miracolo

Sono passati solo 17 giorni dall’intervento chirurgico al ginocchio a cui si è sottoposto Novak Djokovic dopo l’infortunio subito al Roland Garros ma il serbo vuole fare di tutto per essere presente a Wimbledon. Lunedì l’ex numero 1 al mondo volerà in Inghilterra e comincerà a testare le sue condizioni sull’erba per capire se ci sono i margini per partecipare allo slam inglese. Si tratterebbe di qualcosa di molto simile a un miracolo soprattutto in considerazione del fatto che la carta d’identità di Nole recita “37” e riuscire a tornare in campo all’incirca di un mese potrebbe rientrare nel campo delle imprese sportive.

Il precedente di Taylor Fritz

A dare manforte alle speranze di Novak Djokovic c’è un precedente che riguarda Taylor Fritz con lo statunitense che riuscì a giocare a Wimbledon dopo aver subito un’operazione molto simile al ginocchio dopo essersi infortunato nel secondo turno del Roland Garros. Fritz però era ovviamene molto più giovane di quanto lo sia Djokovic ora ed ebbe a disposizione qualche giorno in più per recupero. Ed è stato lo stesso giocatore americano a rivelare che il serbo lo ha contattato nell’ultimo periodo: “Gli ho detto come è stato per me. Gran parte del problema sta nell’infiammazione e nel modo in cui il tuo capo agisce. Quando mi sono operato, non potevo nemmeno camminare. Ma ogni persona è differente. Recuperi subito la tua forza ma l’infiammazione dell’operazione è quella che incide. Se cominci a giocare e non ci sono gonfiori allora significa che sei pronto per stare in campo”.

La gaffe di Lacoste

Nell’universo Djokovic però arriva anche una gaffe del suo storico sponsor Lacoste che ha decido di lanciare sul suo sito una tuta esclusiva che commemora la vittoria del 25esimo titolo del serbo. L’unico problema nella situazione è che Djokovic per il momento è fermo a 24 titoli negli Slam con l’ultimo arrivato allo US Open dello scorso 10 settembre. Il capo di abbigliamento messo in vendita in edizione limitata al costo di 350 dollari però potrebbe diventare un oggetto da collezione proprio a causa del 25 che fa bella mostra.

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