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Adani, nuove bordate ad Allegri: "Nessuno che lavora o tifa Juventus può essere soddisfatto, è ora di cambiare"

L'ex calciatore, ora opinionista, rifila l'ennesima frecciatina al tecnico bianconero, consigliando la dirigenza della Vecchia Signora sul sostituto e sull'errore da non ripetere

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Lele Adani torna a parlare di Massimiliano Allegri e, dal palco dell’evento organizzato a San Siro da Il Foglio, lo fa in modo non certo morbido, confermando la sua opinione circa un necessario cambio alla guida tecnica della Juventus, a suo dire segnata dagli otto anni sotto la guida del tecnico livornese.

Adani contro Allegri, ennesima puntata

Che Daniele Adani non ami particolarmente Massimiliano Allegri è cosa risaputa e documentata dalle numerose frecciatine più o meno a distanza rifilate in questi anni un po’ in tutte le occasioni al tecnico della Juventus. L’ultima “puntata” arriva proprio nella giornata odierna dall’evento organizzato da Il Foglio a San Siro.

Adani: “Tratto tutti nello stesso modo”

Interpellato sul poco feeling con Allegri, Adani ha spiegato: “Ce l’ho con lui? No, assolutamente. Io sono sempre a difesa del calcio. Tutto quello che faccio lo riconduco all’analisi e al rispetto. Tratto tutti allo stesso modo, se poi dall’altra parte ci fosse un contraddittorio di un certo tipo e, invece, non hai argomenti, vuol dire che l’opinione forte è stata giusta…“.

La Coppa Italia non salva la stagione

Una volta abbandonato il palco, che tra gli altri ha visto anche l’intervento di Beppe Marotta, Adani ha affondato il colpo: “Nessuno che lavora alla Juventus o tifa Juventus può essere soddisfatto. Tutto il resto è un voler far apparire una cosa che non sarà mai. La Juventus è grandezza, è storia, è dodici milioni di tifosi, è giocatori forti, che giocano le finali. La stagione non può essere salvata con la vittoria della Coppa Italia“.

Il segno “indelebile” di Allegri

Poi, sul post Allegri, Adani ha proseguito in modo non certo meno morbido: “Calcolando che è l’ottavo anno di Allegri è alla Juve, cinque più tre, quindi, il segno che ha lasciato Allegri è indelebile, sia con i risultati prima che, diciamo, con i non risultati ora, però è stata una caratteristica. Un modo di vivere il calcio, un modo di comunicare. Una strada per ottenere dei risultati molto chiara e netta”.

Adani consiglia la Juve: “È ora di cambiare”

Infine, sul post-Allegri, Adani consiglia la dirigenza bianconera per voltare pagina: “La Juve andasse su un profilo diverso. Parlo proprio di caratteristiche. Penso che la Juventus debba fare esattamente quello che non ha fatto cinque anni fa, cioè cambiare e sconfessare. Adesso la Juventus deve cambiare e difendere la nuova strategia. Su chi andrei? Credo che il profilo migliore offerto dal calcio italiano al momento sia Thiago Motta“.

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