Bisogna fare attenzione a tutto, se sei un arbitro o un dirigente arbitrale. A quale zaino ti porti dietro (vedi caso Doveri) o alle telecamere che ti inquadrano con gli auricolari nelle orecchie e un braccialetto marchiato da un club al braccio. Lo sa bene anche il designatore Rocchi, cascato a sua insaputa in una polemica in occasione di Inter-Atalanta.
- Rocchi pizzicato col braccialetto dell'Inter
- La spiegazione di Rocchi
- La precisazione di Luca Marelli
Rocchi pizzicato col braccialetto dell’Inter
L’episodio risale alla settimana scorsa quando, durante il match dei campioni d’Italia con la Dea, in tv fu inquadrato Rocchi con al polso un braccialetto dell’Inter con tanto di polemiche social, illazioni ed accuse.
La spiegazione di Rocchi
Parlando a Radio Deejay, il designatore degli arbitri Gianluca Rocchi è tornato sulla questione spiegando: “Non vorrei neanche perdere del tempo sulla questione” ha ammesso Rocchi che però ha spiegato: “Io giro tantissimo per gli stadi, gli arbitri devono esserci sui campi per capire se sono in condizioni ideali. Spesso sono in tribuna e mi danno questi braccialetti in ogni squadra per accedere a determinate zone dello stadio. È stata creata una storia, ma gli va data l’importanza reale che ha”.
La precisazione di Luca Marelli
In precedenza già il talent di Dazn Luca Marelli aveva fatto chiarezza sull’episodio: “Tutti gli osservatori ascoltano le conversazioni in campo e con la sala VAR per valutare la comunicazione degli arbitri. L’auricolare utilizzata da Rocchi, infatti, è probabilmente l’auricolare che utilizzava lui in campo dato che ogni arbitro ed assistente ha la propria personalizzata con il calco dell’orecchio. Anche io, dopo tanti anni, conservo ancora la mia auricolare con calco personalizzato. Nel caso in cui non sia presente un Organo Tecnico, l’auricolare per l’ascolto viene tenuta dall’Osservatore Arbitrale. Il braccialetto. In tutti gli stadi italiani, per poter accedere all’hospitality, viene fornito un braccialetto per consentire ai responsabili di individuare chi abbia l’autorizzazione ad entrare nelle aree dedicate. Questo avviene a Milano, Torino, Roma, Napoli ed anche a Lecco (città non a caso, perché sono stato loro ospite lo scorso anno in un turno infrasettimanale). Insomma, ovunque (e per motivi facilmente intuibili). Insomma, non c’è nulla di strano da commentare. Sarebbe molto più interessante capire perché Rocchi fosse a San Siro: forse per vedere in un big match Marchetti che si sta giocando il posto da internazionale dal prossimo primo gennaio? Forse, eh…”