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Argentina, l’altra faccia del trionfo: Martinez, il ct e Messi senza fair-play

Come accadde contro l'Olanda l'Albiceleste non ha dimostrato fair-play durante e dopo la finale vinta contro la Francia

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

“Non sanno vincere” fu l’accusa mossa all’Argentina dopo l’epica gara dei quarti dei Mondiali contro l’Olanda. Dopo il successo ai rigori tutta la squadra si prese beffe dei rivali affranti: l’immagine di Otamendi che fa le boccacce ai giocatori orange divenne virale – così come la mezza rissa negli spogliatoi e le offese di Messi a Wenghorst – e scatenò una pesante polemica sulla sportività dei sudamericani. Una situazione che si è ripetuta ieri, durante e dopo la finale vinta contro la Francia.

Argentina, Scaloni ha insultato Deschamps a più riprese

L’Equipe scrive che il ct argentino Scaloni ha passato più tempo a insultare il suo omologo francese in panchina che a motivare la sua truppa, tanto da scatenare la reazione dell’ex centrocampista della Juve, noto gentleman in panchina. Al gol del momentaneo 2-2 di Mbappè Deschamps si è rivolto in tono minaccioso verso la panchina argentina dicendo, in italiano come si evince dal labiale, “stai muto”.

Argentina, il gestaccio di Martinez una nota stonata

Altro brutto neo il gestaccio fatto da Martinez quando è stato premiato come miglior portiere dei Mondiali con il guanto d’oro. Il giocatore ha preso il guanto e lo ha osteggiato in maniera volgare. Ammutoliti Infantino e Al Thani, l’emiro del Qatar. Il 30enne di Mar del Plata, che gioca nell’Aston Villa, ha poi corretto la mira, ciucciando il pollice prima di unirsi ai compagni per festa mondiale. ma era recidivo, l’aveva fatto anche dopo la coppa America. “L’ho fatto perché i francesi mi hanno fischiato. La superbia non funziona con me”, ha chiarito alla radio argentina La Red.

Lo stesso Martinez, poi, come si vede in un video diventato virale, negli spogliatoi ha intonato una canzone ballando assieme ai compagni. Si vedono i giocatori danzare in fila indiana, poi il portiere chiede un minuto di silenzio: “Shhhhhhhh”. E dice: “Per Mbappè che è morto”. E via con i cori e i balli.

Argentina, cori offensivi contro i giornalisti

Infine, dopo due ore di attesa in zona mista, arriva davanti ai giornalisti Messi che guida il coro. Dietro di lui, la processione dei compagni. Cantano, ritmandola a suon di manate sulle transenne, una canzone hincha, degli ultras, che a un certo punto sbeffeggia «el puto periodista y la puta que lo pariò»; insomma, giornalisti figli di buona donna.

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