L’attesa è agli sgoccioli, ma Roma non sembra avere tutta questa voglia di lasciarsi andare all’euforia degli Europei di atletica. Tanto che il flop in termini di presenze è dietro l’angolo: non bastano (per ora) promozioni e sconti diffusi per convincere i romani a prendere posto sugli spalti dell’Olimpico, almeno se si eccettuano i momenti clou della rassegna continentale che da giovedì 7 a martedì 12 catalizzerà le attenzioni di tutto il mondo dell’atletica, europea e non solo.
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Promozioni per tutti: così si punta a riempire gli spalti
La Capitale ha investito tanto sull’evento, forte anche di un periodo piuttosto florido per quel che riguarda la disciplina tanto cara agli déi dell’olimpo. E il Governo Meloni ha fatto la sua parte: se non ci sarà modo di ripianare i 13 milioni di costi necessari per far quadrare i conti, la parte mancante verrà appunto coperta dalle finanze ministeriali.
Qualcuno ha già storto il naso, ma forse in pochi si sarebbero attesi una risposta così debole da parte degli appassionati: vero è che riempire l’Olimpico non è cosa semplice (sono pur sempre 70mila posti), ma la sensazione è che il sold out non arriverà neppure nelle serate di sabato e di martedì, quando in pista scenderanno rispettivamente Jacobs e Tamberi.
Da qualche giorno c’è una promo per incentivare le presenze: sconto secco del 40% sul costo dei biglietti e possibilità per gli studenti di presentarsi al botteghino e acquistare il proprio tagliando alla cifra modica di un euro (per il primo giorno: se tornano in quelli successivi la promo non vale). L’hanno chiamata “Last Call”, ultima chiamata: forse però, vista la risposta, sarebbe meglio parlare di “ultima spiaggia”.
Le finali più attese: la caccia alle medaglie azzurre
Insomma, nemmeno la presenza di un contingente italiano decisamente agguerrito sembra aver richiamato a Roma il pubblico delle grandi occasioni. Magari il pienone ci sarà sabato sera, quando alle 22,53 è in programma la finale dei 100 metri, dove Marcell Jacobs proverà a difendere il titolo conquistato due anni fa a Monaco di Baviera. E forse anche martedì, quando nel serale andrà in scena la gara di salto in alto alla quale parteciperà Tamberi, a sua volta campione in carica.
Le altre punte di diamante della spedizione azzurra, che punta deliberatamente a migliorare il bottino di 11 medaglie dell’edizione bavarese (settimo posto finale nel medagliere con tre ori, due argenti e sei bronzi), scenderanno in gara sabato nell’attesissima finale del lungo con Mattia Furlani, in contemporanea con quella del getto del peso dove Leonardo Fabbri e Zane Weir proveranno a piazzarsi entrambi sul podio.
Domenica toccherà a Zaynab Dosso, outsider di lusso nella finale dei 100, lunedì a Filippo Tortu che spera di piazzare l’acuto sui 200 metri. Il gran finale di mercoledì prevede invece la finale del lungo femminile con Larissa Iapichino pronta al grande salto, con le staffette a chiudere la rassegna.