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Atp 250 Bastad, Musetti cede a Ruud in semifinale: qualcosa si è inceppato, ora Amburgo senza assilli

In terra svedese il carrarino qualche passaggio a vuoto l’aveva già mostrato contro Arnaldi e Misolic, gare vinte dopo aver faticato, ma contro il norvegese c’è stato poco da replicare

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Se l’obiettivo è la top ten mondiale, Lorenzo Musetti sa che ce n’è ancora di strada da fare. Una strada fatta di tante buche e curve tortuose, non propriamente la più semplice per chi contro quei giocatori con i quali vorrebbe condividere proprio le prime dieci posizioni mondiali spesso e volentieri finisce per andare a cozzare.

La semifinale di Bastad con Ruud non ha fatto eccezione: in terra svedese il carrarino qualche passaggio a vuoto l’aveva già mostrato contro Arnaldi e Misolic, gare vinte entrambe al terzo set dopo aver faticato più del previsto contro avversari (sulla carta) alla portata, ma contro il norvegese oggettivamente c’è stato poco da replicare. Finisce 2-0 per Ruud: 6-3, 7-5

Quando Lorenzo diede la paga ad Alcaraz

Un break per set, di cui sanguinoso è stato soprattutto quello concesso nel secondo sul 5-5 (game nel quale Musetti non è riuscito a far suo neppure un punto), e per Casper le porte della finale si sono aperte all’unisono. Mentre Lorenzo ci ha rimuginato sopra, consapevole di dover alzare l’asticella se vuol tornare ad essere quella macchina che un anno fa ad Amburgo diede la paga persino ad Alcaraz.

Ora Amburgo: serve mettere ordine

Amburgo attenderà il toscano nella prossima settimana, è quello sarà un passaggio cruciale nel suo percorso di crescita. Non è tanto per i 500 punti che dovrà difendere (il ranking adesso conta relativamente), quanto per la capacità di dimostrarsi ancora una volta all’altezza dei migliori su quella terra che quest’anno sembra averlo un po’ “rimbalzato”.

Le premesse dopo l’incoraggiante 2022 erano alte, ma Musetti non è andato al di là di un buon inizio di primavera con i quarto raggiunti a Monte Carlo (battuto da Sinner) e la semifinale di Barcellona, piegato da Tsitsipas.

Gli ottavi raggiunti a Roma e Parigi hanno aumentato i rimpianti, e ora Bastad ha ribadito che qualcosa si è inceppato. Amburgo allora diventa davvero la cartina tornasole: la stagione della terra in fondo sta volgendo al termine, perché ad agosto sarà ora di trasferirsi sul cemento nordamericano, e li le premesse saranno altre.

Se allora Lorenzo vuol lasciare un segno, in Germania non potrà esimersi dal tornare quello di 12 mesi fa.

Togliere tutta la pressione

Cosa manca però a Musetti per poter davvero fare quel salto di qualità che in molti attendono a mani giunte? Contro Ruud la maggiore attitudine del norvegese a giocare bene i punti importanti ha fatto tutta la differenza possibile.

In questo il carrarino può prendere spunto da Sinner, che sotto l’aspetto mentale è progredito tanto, unitamente all’efficacia di un servizio che invece Lorenzo deve ritrovare (percentuali troppo basse a Bastad per poter davvero rivelarsi una minaccia per certi rivali).

Poi un po’ di serenità non guasterebbe: Musetti ha 21 anni, una carriera davanti e tutta la facoltà di poter sbagliare se e quanto è necessario per crescere. Con Sinner ormai saldamente al comando del movimento italiano e Berrettini nuovamente sulla via della risalita, un po’ di pressione dalle spalle del toscano potrebbe anche essere tolta all’istante.

E magari dopo gli ultimi tornei stagionali sul rosso sgomberare la testa da qualche assillo di troppo e lasciare andare il braccio. Perché il ragazzo si farà, ma deve solo avere il tempo di maturare.

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