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ATP Barcellona, Arnaldi subito fuori con Korda: non ci sono più italiani. A Monaco domani debuttano Darderi e Cobolli

Gli azzurri ora sfideranno Fritz e Machac. Oggi tocca a Musetti, che debutta contro Halys. Cinà sfida Dimitrov senza aver nulla da perdere

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

S’illude appena Matteo Arnaldi nel debutto sulla terra di Barcellona: contro Seb Korda la gioia è fugace e dura lo spazio di un set, il tempo che serve all’americano (figlio del grande Petr) per aggiustare il tiro e rimontare nei due parziali successivi, dando subito il benservito al tennista ligure che sulla terra catalana sperava di fare un po’ più strada rispetto a quanto fatto a Monte Carlo, dove l’eliminazione al primo turno era arrivata per mano di Gasquet. Il 6-3 3-6 2-6 fotografa però l’andamento di una partita che per Arnaldi s’è esaurita in fretta, di fatto andando un po’ nel solco di quanto visto già in questo primo scorcio di 2025.

Arnaldi dura un set: Korda ritrova la prima e lo ribalta

La seconda sconfitta su altrettante uscite sul rosso suona sinistra per Matteo, che adesso rischia anche di ritrovarsi catapultato fuori dalla top 50 mondiale, cosa che non accade da un anno e mezzo abbondante (cioè dal settembre 2023).

Qualcosa però continua a non funzionare a dovere nel gioco del sanremese, che invero aveva approcciato al match contro l’ostico Korda come meglio non avrebbe potuto: quando la prima è entrata con assiduità, poco o nulla ha potuto il quotato Seb per riuscire a tenere botta, al contrario molto falloso al servizio e praticamente inesistente con la seconda. È bastato un break nel gioco d’apertura ad Arnaldi per prendere il comando delle operazioni e chiudere agevolmente in poco più di mezzora, lasciando appena un punto sui suoi turni di servizio all’avversario.

Che però nel secondo ha cambiato marcia, tanto da passare dal 47% all’84% di efficienza con la prima. Situazione opposta a quella vissuta dall’italiano, crollato con le percentuali e costretto a cedere per la prima volta la battuta nel settimo gioco, quello che indirizza il set sulla corsia preferita dall’americano. Che nel terzo e decisivo parziale non conosce ostacoli: trova il break in apertura, scappa sul 4-2 e poi chiude di fatto la contesa nel settimo gioco, quando trova un altro gioco sul servizio dell’italiano, ormai scarico e senza più difese.

Occhi sulla Baviera: Darderi e Cobolli per la conferma

La sconfitta di Arnaldi fa ammainare la bandiera tricolore dopo una sola giornata di gare sui campi della Catalogna. Questo perché Lorenzo Musetti non è potuto scendere in campo contro Munar per i postumi del problema accusato nella finale di Monte Carlo contro Alcaraz, preferendo rinunciare al torneo per concentrarsi sui prossimi appuntamenti (Madrid, Roma e naturalmente Parigi).

A Monaco di Baviera esordiranno domani sia Luciano Darderi, opposto a Jiri Lehecka, che Flavio Cobolli, atteso dal kazako Shevchenko. Era iscritto al torneo bavarese anche Matteo Berrettini, a sua volta costretto al forfait per qualche problemino emerso durante il match con Musetti a Monte Carlo. Darderi e Cobolli però sono reduci dai successi a Marrakech e Bucarest, e pertanto puntano a non far rimpiangere gli assenti.

Paolini, a Stoccarda parte l’era del coaching di Marc Lopez

In campo femminile si gioca sempre in Germania ma a Stoccarca, dove domani è attesa al debutto Jasmine Paolini contro la tedesca Lys. Un match particolarmente significativo per la giocatrice toscana: sarà il primo con Marc Lopez all’angolo del coach, il primo quindi senza Renzo Furlan col quale il rapporto di lavoro s’è chiuso dopo la trasferta americana. A Stoccarda scenderà in campo anche Sara Errani, opposta alla polacca Frech (e la coppia Paolini-Errani proverà a rilanciarsi anche in doppio).

A Rouen invece è già finita l’avventura di Lucia Bronzetti: a estrometterla dalla contesa è stata la 19enne transalpina Tiantsoa Rakotomanga Rajaonah, numero 291 del ranking, ma rivelatasi ostacolo veramente tosto, come dimostra il 6-2 6-3 finale in soli 82’ di partita. Una battuta d’arresto che fa risuonare più di un campanello d’allarme per la riminese, che aveva già perso la prima partita della stagione sulla terra, quella verde di Charleston, contro la cinese Zhang.

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