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ATP Halle, Sinner l’uomo dei record che raggiunge Murray e Djokovic ma il primo pensiero è per Kalinskaya

Jannik Sinner continua a inanellare record, è l’ottavo nella storia a vincere un trofeo dopo essere diventato numero 1 al mondo ma alla fine del match il primo pensiero è per la fidanzata Anna sconfitta a Berlino

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Jannik Sinner continua a battere, anzi, a demolire record. Arriva il quarto titolo della stagione e nell’ATP di Halle in Germania anche il primo successo della sua carriera sull’erba. Era la prima settimana in cui l’azzurro giocava da numero 1 in classifica ma anche con un po’ di questa pressione sulle spalle non ha sbagliato centrando un titolo importante e difficile.

Sinner, appuntamento a Wimbledon

Jannik Sinner subito dopo la fine della partita fa i complimenti al suo avversario e amico, Hubert Hurkacz, che lo ha costretto a due tiebreak per avere la meglio e poi rivolge anche lo sguardo all’appuntamento di Wimbledon: “E’ stato un match molto duro, sapevo che avrei dovuto servire bene. Ti capitano due punti importanti nel set e ho cercato di giocare meglio nei momenti importanti. La prima vittoria sull’erba è una bella sensazione. Difficile da dire dove si sia decisa la partita, ho servito bene nei momenti importanti, anche un paio di secondo buone. Wimbledon? Non vedo l’ora, l’anno scorso ho giocato bene, sicuramente avrò più fiducia. C’è qualche piccola differenza rispetto a qui ma adesso avrò una settimana per prepararmi”.

Sinner-Hurkacz: tutte le emozioni del match

La battuta sul team e il pensiero per Kalinskaya

Chi lo dice che Jannik Sinner è noioso? Nel suo discorso alla premiazione, l’azzurro ha regalato qualche bella battuta e dopo aver ringraziato e salutato Hurkacz: “Con lui siamo anche molto amici, abbiamo giocato anche il doppio ed è stato bello giocare questa finale contro di te. E’ stato davvero speciale”. Poi la battuta al suo team: “Devo ringraziare il mio team che mi spinge ogni giorno, il resto del team è in vacanza, quindi anche la loro sarà stata una bella settimana mentre noi lavoravamo duro. Ringrazio la mia famiglia e mio papà che è qui”.

E per una volta Sinner mette da parte anche la reticenza sulla sua vita privata e pensa alla sua compagna Anna Kalinskaya che ha perso al terzo set la finale di Berlino (contro la statunitense Pegula): “Voglio rivolgere un pensiero anche a lei, che ha avuto una bellissima settimana a Berlino e alla fine ha perso la finale al tiebreak dopo aver avuto anche 6 matchpoint. Mi dispiace per lei ma è stata bravissima”.

Jannik nel club con Sampras e Djokovic

Per Sinner è arrivato il 14esimo titolo in carriera, il primo sull’erba che certifica la crescita anche su una superficie di solito considerata favorevole a pochi specialisti. Ma soprattutto Jannik che i record ama distruggerli entra in un club ristretto. Dopo essere entrato in quello dei numeri 1 al mondo nell’era Open, l’azzurro riesce a conquistare un torneo nella prima settimana in cui è diventato numero 1 in classifica. Insieme a lui c’è una compagnia piuttosto limitata che vede la presenza di Andy Murray, Novak Djokovic, Pete Sampras, Stefan Edberg, Mats Wilander, Bjorn Borg e Jimmy Connors.

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