Luigi De Laurentiis rompe il silenzio. Dallo scorso luglio il patron del Bari non faceva sentire la sua voce, al contrario non si era mai placata la contestazione dei tifosi contro la società. Contestazione andata in scena anche online per via di un problema tecnico che ha fatto saltare la diretta streaming dell’attesa conferenza.
- Bari, De Laurentiis parla, anzi no. E piovono insulti
- Il motivo per cui De Laurentiis ha rotto il silenzio
- Bari, la verità sulla cessione allo sceicco
- L'impossibile paragone tra il Bari e il Napoli
Bari, De Laurentiis parla, anzi no. E piovono insulti
Alle 12:00 in punto erano già centinaia i tifosi del Bari connessi sul canale YouTube del club per seguire le parole di Luigi De Laurentiis. Ma un problema tecnico ha impedito la trasmissione in streaming della conferenza con tanto di scuse da parte del Bari: “Stiamo risolvendo un problema con la diretta, il contenuto verrà caricato, vi chiediamo scusa”.
E sono piovuti insulti da parte degli utenti delusi. “Ridicoli” scrive Candida. “La firma con Al-Sabah è stata censurata” ironizza un altro tifoso biancorosso. “Anche la diretta è in prestito secco?” chiede Seba. “Paga la connessione DeLa” aggiunge Ninni. “Questa diretta rispecchia l’anima della società” punge Michele. “Ridicolo che una società come il Bari non sappia fare neanche una diretta streaming”. Insomma, non proprio il modo migliore di (ri)presentarsi dopo mesi di silenzio e tanti malumori.
Il motivo per cui De Laurentiis ha rotto il silenzio
Quattro mesi dopo l’ultima volta, il presidente torna a metterci la faccia. “Da tempo non parlavo, l’ultima volta l’ho fatto in una fase di ricostruzione totale. Dopo 13 giornate di campionato mi è sembrato giusto parlare dell’andamento della squadra e anche delle prospettive future”.
A tal proposito De Laurentiis ha ricordato che in estate aveva dichiarato di puntare ai playoff aggiungendo che “il campionato, oltre a essere molto complesso, sta diventando insostenibile. Quest’anno avremo qualche milione in meno dalla Lega, aspetto che comporta difficoltà nel fare investimenti”.
Bari, la verità sulla cessione allo sceicco
De Laurentiis jr affronta subito uno dei temi che maggiormente interessa la piazza, quello legato alla possibile cessione del club allo sceicco del Kuwait Malik Al-Hamoud Al-Sabah.
Il patron chiarisce: “Tutto è finito dopo l’incontro in estate. È stata creata una soap opera, senza che ci fosse nulla di concreto. Fuori allo stadio non c’è un cartello vendesi”. LDL non chiude comunque le porte a un’eventuale cessione del Bari, purché arrivi “una proposta concreta per portare il club il più in alto possibile. Non lo lascerò al primo che passa”.
L’impossibile paragone tra il Bari e il Napoli
Un confronto che scatta di continuo, quello tra i due club della famiglia De Laurentiis. E che rappresenta anche la ragione principale della ormai perenne contestazione dei tifosi biancorossi. “Napoli e Bari sono imparagonabili, perché il Napoli ha conquistato lo scudetto dopo 20 anni di lavoro e investimenti e giocando in Serie A, che ha introiti ben differenti” spiega il presidente.
Che continua nella sua analisi: “Noi sosteniamo investimenti importanti perdendo milioni. Anche quest’anno saremo in perdita: noi stiamo facendo il massimo possibile. Non ho mai venduto fumo: mi auguro di arrivare ai playoff e di potercela giocare con tutti”.