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Basket Eurolega, l'Olimpia Milano risorge contro Valencia. La Virtus Bologna resiste un tempo a Madrid

L'Olimpia Milano trova la seconda vittoria in Eurolega a spese del Valencia: successo convincente per il quintetto di Messina. Niente da fare per Bologna in casa del Real.

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Milano riparte, Bologna si ferma (di nuovo). Non che manchino attenuanti alla Virtus, caduta strada facendo in casa della corazzata Real Madrid, che con quella di stasera ha ottenuto la vittoria numero 16 in stagione su altrettante gare disputate.

La vera notizia però è la risurrezione dell’Olimpia, che approfitta di una versione un po’ ridotta di Valencia per prendersi una vittoria rigenerante, la seconda della campagna continentale, con Messina che può tirare il fiato e prendere un po’ di slancio in vista anche e soprattutto dell’impegno di martedì prossimo, quando proprio Milano sarà di scena alla Segafredo Arena per il primo derby stagionale in campo europeo.

Olimpia da applausi: Mirotic incanta, la difesa domina

L’Olimpia è stata pressoché perfetta sin dalla palla a due, mostrando quella voglia e quella concentrazione che altre volte erano venute meno. Soprattutto è stata asfissiante in difesa, tanto da concedere la miseria di 52 punti a una squadra che sino ad oggi di media ne aveva segnati 77.

Ma anche in attacco ha saputo fare la voce grossa in ogni frangente di partita, con Nikola Mirotic al solito immarcabile: 19 punti con 7 rimbalzi in una serata nella quale la difesa spagnola non è mai riuscita a contenerlo, soprattutto nella prima metà di partita, dove la differenza s’è fatta piuttosto pronunciata (subito 6-0 di parziale, 23-12 alla prima sirena). La prima vera fuga cade però a inizio secondo quarto, quando Hines schiaccia per il +13 e poi Tonut confeziona la tripla del +16, costringendo coach Mumbru a fermare l’incontro.

Valencia in emergenza, Milano vince senza problemi

Senza Chris Jones la formazione valenciana non riesce a creare dal palleggio, e Milano è bravissima nel chiudere tutte le linee di passaggio, scappando con un’altra tripla di Tonut sul +19 (35-16) prima di tirare un po’ il fiato e consentire agli spagnoli di tornare a -10 grazie a un ispirato Ojeleje. Un’altra tripla di Mirotic manda l’Olimpia all’intervallo sul +13, poi sostanzialmente nella ripresa si gioca solo per una manciata di minuti, perché il 7-0 iniziale firmato da una tripla di Maodo Lo e dai canestri di Mirotic e Poytrhess indica la via.

Milano raggiunge il +25 a metà del terzo quarto, poi si mette in modalità gestione e nel garbage time riesce ad arrotondare fino all’83-52 finale. C’è gloria per tutti, anche per Bortolani che firma i suoi primi punti in Eurolega. Unica nota stonata di serata lo 0/7 di Shavon Shields: stavolta la mancanza dell’americano non s’è fatta sentire, ma l’involuzione assume connotati preoccupanti.

La Virtus Bologna dura 15′: troppo forte questo Real

La Virtus a Madrid ha resistito un quarto e mezzo, poi s’è dovuta arrendere alla maggiore forza di un Real che ha ribadito di non avere punti deboli, almeno in questo primissimo scorcio di stagione.

Chus Mateo ha ottenuto quanto cercava, cioè la sesta vittoria di fila in campo continentale (e con una gara in meno, quella da recuperare con il Maccabi) chiedendo ai suoi di premere sull’acceleratore a metà del secondo quarto, puntualmente accontentato da Campazzo e compagni. Il play argentino ha fatto il bello e il cattivo tempo, segnando 18 punti (la metà esatta dalla lunetta, senza nemmeno un errore) e soprattutto offrendo 11 assist ai compagni.

Bologna ha retto finché ha potuto, capace di stare anche davanti nel punteggio dopo 15’ di partita grazie alle triple di Belinelli (3/7) e alla capacità di Shengelia di reggere l’urto in area. Poi però al primo strappo madrileno non ha saputo rispondere, e nella ripresa è rimasta sempre a debita distanza, cercando di rientrare a metà del quarto periodo quando però è riuscita soltanto ad accorciare la forbice a -12.

Pesa il 6/25 dall’arco, così come pesano le 19 palle perse contro le sole 8 del Real. Una lezione di cui Banchi cercherà di fare tesoro, soprattutto pensando al derby di martedì prossimo al quale le due italiane arriveranno con umori contrapposti, che solo a pensarlo a inizio settimana non c’avrebbe creduto nessuno.

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