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Basket Final Eight Coppa Italia, Milano travolge Trento grazie a una super difesa ed è in semifinale contro Venezia

La Frecciarossa Final Eight di Torino si apre con la netta vittoria su Milano su Trento, che conferma il momento particolarmente negativo

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Si apre senza sorprese la Frecciarossa Final Eight di Coppa Italia di Torino: Milano ormai è tornata la squadra da corsa che tutto il mondo aspettava, e puntuale Trento nulla ha potuto contro la corazzata di Ettore Messina, capace di alzare letteralmente un muro in difesa e arpionare senza apparente difficoltà la semifinale di sabato prossimo. Una vittoria (80-57) costruita a cavallo dell’intervallo lungo, semplicemente oscurando la vallata a una Dolomiti Energia che non ha trovato più ritmo in attacco, finendo per uscire senza appello dalla partita e dalla manifestazione.

Super difesa e tante idee offensive: questa Milano fa paura

C’è un dato che più di altri testimonia la netta superiorità di Milano: per 10’ interi la retina del canestro biancorosso è rimasta immacolata, con un parziale di 21-0 che ha tramortito qualsiasi velleità della formazione di Galbiati. Che a metà del terzo quarto s’è ritrovata sotto di 30 punti, letteralmente “cappottata” dalla superiorità conclamata di un’Olimpia che ha fatto bene ogni cosa, anche i dettagli apparentemente più insignificanti.

Voigtmann e Shields sono stati i trascinatori di serata con 14 punti a testa, ma tutta Milano ha risposto alla grande nel primo atto della rassegna, dominando a rimbalzo (45-32) e tirando appena sotto il 50% dall’area (unico dato così così di serata il 6/20 dal perimetro, ma a conti fatti anche un 30% dall’arco può essere accolto con favore in un simile contesto). Soprattutto l’Olimpia è stata brava a forzare ben 16 palle perse (contro 9), garantendosi tante seconde opportunità per andare al ferro.

L’unica vera nota negativa di serata è arrivata dall’infermeria, ma con la partita non c’azzecca nulla: Billy Baron, assente già da diverse gare, starà fuori ancora a tempo indeterminato, creando un vuoto non facile da colmare agli occhi di Messina e dei suoi assistenti.

Trento, il 2024 per ora è un incubo (2-10 il record)

Trento ha fatto ancora una volta fatica, incapace di uscire dal tunnel della crisi nel quale s’è andata a ficcare da inizio gennaio (nelle 12 gare disputate tra LBA, Euro Cup e Coppa Italia, appena 2 vittorie e ben 10 sconfitte). Hubb è l’unico giocatore che è riuscito a scollinare la doppia cifra con 12 punti, ma in generale l’attacco ha sofferto la difesa asfissiante portata da Milano sin dai primi possessi, esaltata poi nei 10’ nei quali Trento non è più riuscita a muovere la retina (la tripla di Forray con 4’36” sul cronometro del secondo quarto ha rappresentato l’unico canestro in mezzo a ben 31 punti realizzati dall’Olimpia).

Se un mese fa in LBA la contesa si era risolta solo nel finale a favore dei meneghini, stavolta non c’è stata davvero partita: Trento è sempre più nel limbo, ma contro questa versione di Milano forse ci sarebbe stato comunque poco da fare. Anche perché la figuraccia dell’anno passato è ancora nitida nella mente dell’EA7 Exchange: se il buongiorno si vede dal mattino, a Torino l’Olimpia ha ben altre idee per la testa.

Venezia sulle ali di Tucker: Pistoia, resa onorevole

Nell’altra sfida di serata, la Reyer Venezia non si fa pregare troppo contro un’Estra Pistoia che le prova tutte per restare attaccata al match, salvo poi dover alzare bandiera bianca dopo l’intervallo lungo (86-71). Decisiva la grande prova di Rayjon Tucker, l’uomo più atteso di casa oro granata, che con una prova da 23 punti e 8 rimbalzi ha letteralmente fatto quello che ha voluto nel pitturato.

Venezia ha dominato proprio la lotta sotto canestro (52-35 il computo totale dei rimbalzi) e ha saputo rispedire indietro un Moore da 20 punti che a un tratto è sembrato l’unico giocatore dei toscani in grado di poter ribaltare l’inerzia di una gara altrimenti già segnata. Nemmeno il recupero lampo di Varnado (lodevole prova da 13 punti in 37’, dove ha lasciato in campo tutto quello che aveva) e le due triple con le quali Wheatle ha tentato di rimettere i suoi in scia nelle prime battute del quarto periodo hanno permesso a Pistoia di evitare il ko., con Spahija che nel finale ha ruotato gli effettivi, evidentemente mettendo già nel mirino la sfida contro l’Olimpia di sabato.

Il programma: c’è anche la Final Four femminile

La Frecciarossa Final Eight di Coppa Italia vivrà un’altra giornata importante giovedì, quando si disputeranno gli altri due quarti di finale che metteranno di fronte Virtus Bologna-Unahotels Reggio Emilia e Germani Brescia-GeVi Napoli. Venerdì toccherà alle quattro semifinaliste della Coppa Italia femminile, con Umana Reyer Venezia-Allians Geas Sesto San Giovanni (ore 17) e Famila Wuber Schio-Passalacqua Ragusa (19,15).

Sabato si disputeranno le due semifinali maschili, domenica alle 14,30 la finale femminile e alle 18 l’ultimo atto che determinerà la formazione che avrà l’onore di indossare la coccarda tricolore sulla maglia nella stagione che verrà. Tutte le partite saranno visibili in chiaro su Nove o Dmax (i diritti del basket italiano sono in capo a Discovery), oppure su Eurosport sulle piattaforme Sky e Dazn.

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