L’ultima volta che ha indossato la canotta dell’Italia ha rimediato un infortunio che gli ha fatto saltare gli Europei e lo ha messo fuori causa per tutta la stagione NBA che avrebbe dovuto vivere coi Boston Celtics. Danilo Gallinari, però, non serba rancore. Anzi. Tanto da non vedere l’ora di vestirsi di nuovo d’azzurro. La disponibilità c’è, salvo imprevisti e contrattempi di natura fisica. E adesso ci sono anche date e sede: il Preolimpico di luglio 2024 a Portorico, tappa cruciale nella corsa ai Giochi di Parigi 2024.
- Basket, Gallinari: "Sono a disposizione per la Nazionale"
- Italia al Preolimpico, il 'Gallo' crede nella qualificazione
- Gallinari in NBA tra Washington e voci di mercato
Basket, Gallinari: “Sono a disposizione per la Nazionale”
Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, il ‘Gallo’ ha speso parole al miele per la Nazionale, ribadendo la sua disponibilità a esserci per il futuro. Classe 1988, quella di Parigi potrebbe essere la sua ultima Olimpiade dopo la passata esperienza – breve ma intensa e pure quella, a suo modo, segnata da problemi fisici – del 2021 a Tokyo.
Sono a disposizione. Ho voglia di giocare in azzurro, poi dopo quello che è successo…
Italia al Preolimpico, il ‘Gallo’ crede nella qualificazione
La concorrenza è agguerrita. Al girone di San Juan, dal 2 al 7 luglio, l’Italia di Gianmarco Pozzecco dovrà vedersela coi padroni di casa di Portorico e, presumibilmente, con la Lituania, storica bestia nera azzurra. Per Gallinari, comunque, si tratta di un’impresa alla portata: “Il torneo preolimpico è difficile, ma è fattibile. Una volta su dieci si può battere persino Team Usa in partita secca, e la Lituania non è gli Stati Uniti. Va rispettato anche Portorico, come avversario, a maggior ragione perché si giocherà la qualificazione per Parigi in casa”.
Gallinari in NBA tra Washington e voci di mercato
Dulcis in fundo, la sua esperienza in NBA. La stagione per Gallinari è cominciata nei Washington Wizards, ma le vie del mercato sono infinite e potrebbero presto portarlo da qualche altra parte. Lo sa pure il diretto interessato: “La trade deadline 2024? Se succederà, se verrò scambiato, non dipende comunque da me. A volte non lo sai sino all’ultimo momento, non lo sa neppure il tuo agente fin quando non è fatta. A pensarci fai solo peggio, meglio non farlo e semmai concentrarsi sul presente“.