Adesso c’è anche la certezza aritmetica: Bologna e Juventus disputeranno la prossima edizione della Champions League. La rinnovata Superchampions, con girone unico a 36 squadre e otto partite garantite per ogni squadra nella fase eliminatoria. A spedire i rossoblu e i bianconeri nell’Europa che conta con due turni d’anticipo è stata l’Atalanta, che battendo 2-1 la Roma ha reso entrambe iraggiungibili proprio per i giallorossi, attualmente sesti.
- Atalanta-Roma 2-1: esultano Bologna e Juventus
- Bologna e Juve, Motta e Allegri: così vicini, così diversi
- Festa a Bologna per la Champions, niente celebrazioni a Torino
- L'Atalanta può chiudere terza o quarta: ma sarebbe un "guaio"
Atalanta-Roma 2-1: esultano Bologna e Juventus
La vittoria della Roma a Bergamo, del resto, sarebbe stato l’unico risultato che avrebbe allungato l’attesa sia per l’undici di Motta che per quello di Allegri. La squadra di De Rossi ha perso, dunque il verdetto è arrivato in anticipo: Bologna e Juventus sicuramente tra le prime cinque. Nel prossimo turno si giocheranno il terzo posto nello scontro diretto, ma occhio al rientro dell’Atalanta che potrebbe scavalcare entrambe – o almeno una di loro – in caso di filotto nelle ultime giornate. Sarebbe un bene per Gasperini e i suoi, ma non per il calcio italiano. E dopo vedremo perché.
Bologna e Juve, Motta e Allegri: così vicini, così diversi
Due imprese diverse, quelle di Motta e Allegri. Diverse per le aspettative che a inizio campionato accompagnavano le due squadre. Il Bologna che, dopo la fuga di Arnautovic, sembrava destinato a un torneo anonimo, mentre la Juve – priva del “fardello” delle coppe – aveva come obiettivo designato proprio il ritorno in Champions. Diverse per il modello di calcio dei due tecnici: propositivo quello di Motta, pragmatico quello di Allegri. Diverse, infine, per la qualità complessiva delle due rose. Tanti giovani interessanti e qualche stellina tra i bolognesi, diversi big – ma anche qualche giovane – tra i bianconeri.
Festa a Bologna per la Champions, niente celebrazioni a Torino
Il ritorno in Coppa dei Campioni, in fondo, il Bologna l’ha festeggiato al rientro della squadra da Napoli. Mancava soltanto l’ufficialità, arrivata con qualche ora di ritardo, ma i tifosi rossoblu annusavano ormai lo storico traguardo. Missione compiuta senza celebrazioni, invece, a Torino. Dopo aver accarezzato il sogno Scudetto, i tifosi della Juve sono sprofondati in un incubo lungo tre mesi. La qualificazione alla Champions è giunta nonostante la picchiata nella seconda parte del campionato, con tanti risultati negativi. Compreso il pari con la cenerentola Salernitana. Insomma, se a Bologna si sono visti caroselli e cortei di tifosi, in casa Juve non si festeggerà più di tanto un traguardo tagliato più per inerzia che con le marce alte.
L’Atalanta può chiudere terza o quarta: ma sarebbe un “guaio”
A un passo dalla Champions, infine, è ormai l’Atalanta. Ampio e rassicurante il vantaggio: tre punti sulla Roma e quattro sulla Lazio a due gare dal termine, anzi tre visto che i nerazzurri recupereranno – a campionato finito – il match con la Fiorentina. Vincendo tutte e tre le partite contro Lecce, Torino e Fiorentina chiuderebbero almeno al quarto posto e questo per la Serie A sarebbe un “guaio”: il quinto posto dell’Atalanta, abbinato a un trionfo di Scamacca e soci nella finale di Europa League a Dublino contro il Bayer Leverkusen, significherebbe sei squadre in Champions per l’Italia nel 2024-25. Ma se l’Atalanta dovesse chiudere tra le prime quattro, i posti sarebbero soltanto cinque. La sesta classificata centrerebbe la qualificazione alla prossima Champions solo nel caso in cui l’Atalanta vincesse l’Europa League e arrivasse quinta. Il sesto posto per l’Italia scatterebbe solo nel caso in cui la vincente dell’Europa League si piazzasse dal quinto posto in giù.